potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] a più non posso; gridavano a più non posso; si sono messi a studiare a più non posso; rubano tutti a più non posso; piove, grandina a più non posso. Non poterne più di qualcuno o di qualcosa, non avere più la forza di resistere alla fatica, alla noia ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] , di concreto o di astratto, di materiale o d’ideale: tutte le c. che esistono nel mondo; la luce rapida Piove di cosa in cosa (Manzoni); le c. corporee, incorporee, visibili, invisibili, temporali, eterne, ecc. Raram. si adopera per esseri animati ...
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stesso
stésso agg. [lat. iste ĭpse, accus. istum ĭpsum]. – 1. Sinon. più frequente di medesimo per esprimere identità; quindi: a. Che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parlava [...] stesso. 5. Frequente nell’uso la locuz. avv. lo stesso, ugualmente: anche se non ne hai voglia, devi studiare lo stesso; piove, ma verrò lo stesso. 6. Con valore enfatico, si ha spesso il superlativo: è la stessissima cosa; è lo stesso stessissimo ...
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falda
s. f. [dal germ. falda]. – 1. a. Strato, striscia, per solito di larghezza molto superiore allo spessore: falde di gesso, di pasta sfoglia, di metallo; nell’uso com. si dice spec. della neve: cade [...] la neve a larghe f. (anche, scherz., piove a larghe f., a scroscio, a dirotto); Piovean di foco dilatate f. (Dante). b. fior. Al plur., falde, le strisce di tessuto, comunem. dette dande, con cui si reggono i bambini quando imparano a camminare. c. ...
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pozza
pózza s. f. [da pozzo]. – 1. Cavità del terreno, poco profonda e non molto ampia, piena d’acqua: quando piove, la strada diventa tutta pozze; ho messo i piedi in una pozza. Nell’Inferno (VII, 127), [...] Dante così si riferisce alla palude Stigia: girammo de la lorda pozza Grand’arco, tra la ripa secca e ’l mézzo. 2. Per estens., quantità d’acqua o di altro liquido sparsa sul terreno o sul pavimento: s’era ...
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refrigerio
refrigèrio (ant. rifrigèrio) s. m. [dal lat. tardo refrigerium, der. di refrigerare «refrigerare»]. – 1. a. Il sollievo e ristoro che nasce dal provare, quando si è molto accaldati, una gradevole [...] cachet darà un po’ di r. al tuo mal di testa; Lo refrigerio de l’etterna ploia (Dante), la gioia che piove ai beati dalla visione di Dio; rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti (Boccaccio); quella speranza confusa di trovar un refrigerio ...
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similitudine
similitùdine s. f. [dal lat. similitudo -dĭnis, der. di simĭlis «simile»]. – 1. a. letter. Somiglianza, soprattutto in locuzioni, ormai ant., come per s., a s. di, ecc. b. Figura retorica [...] e di una seconda parte in cui si passa all’applicazione (per es., nella Pentecoste del Manzoni, «Come la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa, Tal risonò moltiplice La voce dello Spiro»), oppure può risolversi ...
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piuttosto
piuttòsto avv. [comp. di più e dell’avv. tosto]. – 1. Nel sign. proprio, etimologico, più presto; in tale accezione, ormai fuori d’uso, si scrive preferibilmente in grafia staccata: il fuoco [...] , più volentieri; serve a indicare che qualche cosa avviene o si sceglie a preferenza di altra dello stesso genere: in questa regione piove p. d’estate che d’inverno; non prendo la carne, vorrei p. del pesce; voglio p. essere infelice che piccolo, e ...
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praticare
v. tr. [der. di pratico] (io pràtico, tu pràtichi, ecc.). – 1. a. Mettere in pratica, mettere concretamente in atto: p. il bene, la giustizia; p. una vita sana; p. una cura, una terapia; non [...] un luogo, percorrerlo: in questa strada d’inverno non ci si pratica, per il fondo fangoso, per la troppa neve o sim.; quando piove, il sentiero non si può praticare. 4. Eseguire, fare: p. un foro, una finestra in un muro; p. una fossa per lo scolo ...
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benvenuto
(o bèn venuto) agg. e s. m. – Formula di saluto con cui si fa buona accoglienza a un ospite: benvenuti!; b. tra noi!; in senso più generico, accoglienza: mi aspettavo un b. più affettuoso. [...] il b., essere ben accolto, esser gradito: sarai sempre il b. (la b.) in casa nostra; e di cosa: è una piccola fortuna che ci piove dal cielo, e sia la benvenuta. Come s. m., dare il b. a qualcuno, accoglierlo con questa o simile formula di saluto. ...
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Comune della prov. di Padova (35,6 km2 con 18.535 ab. nel 2008). È posto in una zona pianeggiante non lontana dal Brenta e dalla laguna veneta. Ha pianta quadrilatera, ed era munita un tempo di mura, torri e terrapieni. Agricoltura; allevamento;...
Storico (Piove di Sacco 1576 - S. Michele di Campagna, Verona, 1631). Condotto dal padre in Francia (1583), vi fu paggio della regina Caterina de' Medici e prese parte attiva alle ultime vicende delle guerre di religione (1597). Tornato a Padova...