pennello1
pennèllo1 (ant. penèllo) s. m. [lat. *penĕllus, dim. di penis «coda»]. – 1. a. Attrezzo costituito da un mazzetto di peli naturali (animali o vegetali) o da fibre artificiali, fissato all’estremità [...] metonimia, un buon p., un valente pittore). b. Di uso com. la locuz. avv. a pennello, nelle frasi andare, calzare, stare, tornare a p., di cosa ben fatta, precisa, in partic. di abito o di indumento in genere che sembri quasi dipinto sulla persona ...
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bianco2
bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano [...] belletto; b. neve, denominazione commerciale di varî pigmenti bianchi, come il solfato di bario, il carbonato basico di piombo, l’ossido di zinco, ecc., e anche, in genere, dei varî preparati di color bianco usati da pittori e imbianchini; dare il b ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] com., la parola è in genere accompagnata da determinazioni che ne di lavoro seguito: i poeti della s. siciliana; un pittoredi s. fiamminga, di s. impressionista; un architetto di s. razionalista; i romanzieri di s. russa; s. hegeliana, s. di ...
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preferenza
preferènza s. f. [dal lat. mediev. praeferentia, der. del lat. praeferre «preferire»]. – Il preferire, il fatto di preferire qualcuno o qualcosa ad altra persona o cosa: ha sempre avuto una [...] p. nei suoi confronti è nota a tutti; tra i pittori impressionisti la mia p. va a Cézanne; avere p. di p., nei concorsi per l’ammissione ai pubblici impieghi, possesso di una particolare benemerenza militare o di altro genere che, a parità di voto di ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), [...] dei cristiani in genere (v. nazareo), e anche nome dei membri di alcune sette moderne: n. ungheresi (anche seguaci di Cristo), setta fondata intercessione di Maria Vergine e dei santi). 3. Sempre come s. m. pl., i Nazareni, gruppo dipittori tedeschi ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] di una concezione filosofica ed etica più immanente e antropocentrica, della scienza e in genere della cultura. Caratterizzato spesso da prese di i pittori, i monumenti del R.; il primo R., il tardo Rinascimento. Per estens., più che al periodo di ...
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tirocinio
tirocìnio s. m. [dal lat. tirocinium (der. di tiro -onis «apprendista, novizio, recluta», con terminazione spiegata in modo non soddisfacente)]. – Periodo di addestramento pratico (e l’addestramento [...] di un mestiere, di una professione, di un’arte, di un’attività in genere, pittori facevano il t. nella bottega di maestri già famosi; giovani laureati che fanno il t. nello studio di un avvocato, presso un notaio, nei reparti di un ospedale; prima di ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima [...] di ogni valutazione negativa, diventando in genere sinon. di secentistico come agg. e didi arte b., pittura, scultura, architettura b., poesia b., musica b., sia di artisti, pittori, scultori, architetti, poeti e scrittori, musicisti b., di ...
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cavalletto
cavallétto s. m. [propr., dim. di cavallo]. – 1. a. Elemento costruttivo, formato da quattro gambe, riunite due a due a V rovesciata e collegate, da vertice a vertice, da una traversa orizzontale; [...] che regge la lavagna, detto anch’esso cavalletto), usato dai pittori per appoggiare la tavola o la tela da dipingere; in varie testimone da far parlare, e gli s’infliggevano tormenti di vario genere (stiramento, scottature, percosse). A Roma, negli ...
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anamorfosi
anamorfòṡi (alla greca anamòrfoṡi) s. f. [dal gr. ἀναμόρϕωσις «riformazione», der. di ἀναμορϕόω «formare di nuovo»]. – 1. a. In biologia, in senso ampio, tendenza della natura a generare forme [...] quella proiettata, ma deformata rispetto a questa. Corrispondenze di questo genere si stabiliscono talora nei fenomeni di riflessione e di rifrazione; vi ricorrono talvolta i pittori per creare, dipingendo su superfici curve, delle illusioni ottiche ...
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RIJCKAERT, David
Arthur Laes
Di quattro pittori di genere, appartenenti alla stessa famiglia d'Anversa, che portarono nei secoli XVI e XVII questo nome, il più noto è il terzo, nato nel 1612, morto nel 1661, David R. III; nel 1636 maestro...
GENERE, Pittura di
R. Bianchi Bandinelli
Si dà il nome di pittura di genere a quella che ritrae scene di vita quotidiana, di carattere aneddotico, con fedeltà di minuta riproduzione dei particolari. Il piacere che una tale rappresentazione...