idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ma non ha idee; il lavoro è modesto ma ha qualche i. originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine di paragone nel giudizio sulla qualità delle cose reali ...
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prometeico
prometèico agg. (pl. m. -ci), letter. – Di Promèteo, personaggio della mitologia greca, simbolo dello spirito d’iniziativa dell’uomo e della sua tendenza a sfidare le forze divine: il mito [...] ribellione fu incatenato a una colonna o (secondo la ripresa del mito nella trilogia di Eschilo) a una rupe, straziato da un avvoltoio che gli rodeva il fegato. Secondo Platone (nel dialogo Protagora), Prometeo sarebbe stato il creatore degli uomini. ...
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mantica
màntica s. f. [dal gr. μαντική (τέχνη), der. di μάντις «indovino»]. – Arte della divinazione, nel mondo antico. Come termine filosofico (già presente in Platone per esprimere una capacità «divinatrice» [...] propria delle anime più elevate e superiore alla stessa facoltà razionale), fu adoperato soprattutto dagli stoici, che, concependo tutto l’accadere come preordinato da una divina provvidenza, consideravano ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] anche in sede politica, alla pura conoscenza. 2. a. Il pensiero e l’opera di un determinato filosofo: la f. di Platone, la f. di Cartesio, la f. di Hegel, ecc. b. Il complesso dei filosofi e delle loro dottrine, considerato unitariamente in ...
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apologia
apologìa s. f. [dal lat. tardo apologĭa, gr. ἀπολογία «difesa», comp. di ἀπό (per indicare allontanamento) e -λογία «-logia»]. – 1. Propr., il discorso in propria difesa che, secondo la procedura [...] attica, l’accusato pronunciava personalmente: A. di Socrate, titolo di un’opera di Platone, e di una di Senofonte, in cui si riferisce il discorso che Socrate avrebbe pronunciato a sua difesa nel processo terminato con la sua condanna. 2. Per estens ...
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metessi
metèssi s. f. [dal gr. μέϑεξις, der. di μετέχω «partecipare», comp. di μετά «con» e ἔχω «avere»]. – Propriam., partecipazione; è il termine con cui Platone indicò uno dei modi possibili del rapporto [...] tra le cose sensibili e le idee (insieme con la mimesi o imitazione, e la parusia o presenza dell’idea nelle cose) ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] antica, determinazione della realtà e forma attraverso la quale tale realtà viene pensata; così, nel Sofista di Platone, categorie o «generi sommi» sono le cinque determinazioni di essere, movimento, quiete, identità, alterità; in Aristotele ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] di sostituibilità, potendo sostituirsi gli uni agli altri nello stesso contesto. 3. Nel linguaggio filos., termine usato da Platone per designare le realtà ideali concepite come eterni modelli delle transeunti realtà sensibili, e da Aristotele per ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a [...] dei principî di un particolare sistema filosofico, o affermazione di principî relativi a un determinato problema: secondo la d. di Platone, di Aristotele, di s. Tommaso, di Cartesio; la d. dell’immortalità dell’anima; la d. della metempsicosi; la d ...
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ravvicinare
v. tr. [comp. di r- e avvicinare]. – 1. Lo stesso che avvicinare (raram. con valore iterativo o intensivo, avvicinare di nuovo, di più): ravvicinarono le loro sedie e cominciarono a parlare [...] a cose, fatti o situazioni materiali o anche non materiali, accostarli per raffrontarli, confrontarli: ravvicinando le teorie di Platone e di Aristotele, si possono constatare le differenze fra i due filosofi. ◆ Part. pass. ravvicinato, usato con ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...