smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino [...] comparire, di dare nell’occhio: un lusso s.; quei vestiti smaccati ..., comprati secondo il gusto, la moda, un po’ plebea, appunto di quegli anni (Pasolini). ◆ Avv. smaccataménte, in modo eccessivo, e fig. con sfacciataggine e insincerità: un liquore ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] stima; accolga le e. della mia riconoscenza. Quindi anche vocabolo, locuzione, come unità lessicale: e. popolare, poetica, letteraria, plebea, triviale; e. errata, scorretta; mi pare un’e. un po’ ardita. b. Con senso più generico, modo di esprimersi ...
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origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il [...] di o. oscure; è una famiglia francese, ma italiana d’o. (o di o. italiana). Analogam. di persona singola: un uomo di o. plebea, di umili o.; Mecenate era di o. etrusca. In araldica, arme di origine, l’arme di una famiglia inquartata in quella di un ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] con paesi esteri sia all’interno di uno stesso paese. 5. Con valore di agg.: a. Ricco, benestante: La ciurma diversa Plebea e signora (Giusti). b. Nel linguaggio fam., con tono scherz. e riferito a cosa, eccellente, eccezionale, di grande valore o ...
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sermo2
sèrmo2 s. m., lat. (propr. «discorso, linguaggio»). – Termine usato talvolta anche in contesti italiani, con l’aggiunta di particolari determinazioni, soprattutto in linguistica dove si parla [...] di s. urbanus, s. rusticus, s. vulgaris, s. plebeius, con riferimento alle varietà (cittadina, rustica, popolare, plebea) del latino parlato. ...
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rissosita
rissosità s. f. [der. di rissoso]. – La qualità o il carattere di chi è rissoso: un tipo poco raccomandabile, noto per la sua r.; r. plebea. ...
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plebeoplebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; [...] come l’uomo comune, mediocre (contrapposto al prode). b. agg. Con riferimento a cosa, popolare, umile: Quivi i lari plebei [le case popolari] Da le spregiate crete ... Versan fonti indiscrete (Parini); spesso con tono polemico e senso più o meno ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto di convocare il Senato; secondo la...