sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] Fatta ella allor più gaia nel sembiante, Balenò intorno uno splendor vermiglio Da fare un s. divenire amante (Poliziano); Nobil plettro che molce Il duro s. dell’umana mente (Parini). 2. Con senso più determinato: a. Rupe; parete rocciosa, scoscesa e ...
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spesso1
spésso1 agg. [lat. spissus]. – 1. agg. a. Che si presenta denso e fitto: su tutta la zona c’era una s. nebbia; un fumo s. e nerastro; ant. o region. con riferimento alla densità di un liquido, [...] ); l’anatomia nacque con la s. osservazione degli aruspici sull’entragne delle vittime (Vico); percote a s. tocchi Antico un plettro il tempo (Foscolo), il tempo percuote con tocchi frequenti un’antica lira. Nell’uso mod. soltanto nella locuz. avv ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] per trarne suoni: posta giù dagli omer’ la faretra, Tenta le corde di tua bella cetra (Poliziano); analogam.: il plettro a lui concesso Tentar con facil estro (Parini); quindi, detto del suono, suscitarlo col tocco delle dita: Chiron si rivolgea ...
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mandolino
s. m. [dim. di mandòla]. – Strumento musicale cordofono a pizzico di cui esistono due tipi principali, il più comune e diffuso dei quali è il cosiddetto m. napoletano, comparso in Italia verso [...] rispetto al manico: è dotato di quattro corde doppie, accordate a quinte come quelle del violino, che vengono suonate con il plettro; l’altro tipo è il cosiddetto m. milanese, che risale alla fine del sec. 16°, derivato dalla mandola, di cui conserva ...
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mandoloncello
mandoloncèllo s. m. [dim. di mandolone]. – Strumento musicale cordofono derivato dal mandolino, costruito all’inizio del sec. 19° e dotato di quattro o sei corde, intonate rispettivam. [...] come quelle del violoncello o della chitarra; lo strumento, oggi raramente utilizzato, veniva usato per eseguire le parti del violoncelo nelle trascrizioni per orchestra di strumenti a plettro. ...
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biwa
‹bìva› (o biva) s. f. [voce di origine giapp.]. – Strumento musicale introdotto dalla Cina in Giappone forse nel sec. 10°: ha quattro corde (in varie accordature) che si pongono in vibrazione mediante [...] un plettro, ed è usato per accompagnamento della danza e del canto epico. ...
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bandura
s. f. [dal lat. tardo pandura, gr. πανδοῦρα; v. mandola]. – Strumento a plettro del tipo del liuto (chiamato anche bandola, pandora, pandura), diffuso soprattutto in Russia: ha corpo ovale col [...] fondo piatto e manico corto; le corde erano dapprima 3, ma sono poi aumentate variamente di numero ...
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bandurria
bandùrria s. f. [voce spagn., che ha lo stesso etimo della parola prec.]. – Tipo di chitarra spagnola, a cassa larga, manico corto e 6 paia di corde, che si suonano con il plettro. ...
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profeteggiare
v. tr. e intr. [der. di profeta] (io profetéggio, ecc.; come intr., aus. avere). – Forma letter. e rara per profetizzare (di cui può essere considerato un allotropo): Tale il nobile plettro [...] in fra le dita Mi profeteggia armonioso e dolce (Parini); gli scrittori politici ... sono assai spesso soggetti a profeteggiar dopo il fatto (Cesarotti) ...
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banjo
‹bä′nǧou› s. ingl. [alteraz., nella pronuncia degli schiavi neri, dell’ingl. bandore, che ha lo stesso etimo e sign. dell’ital. bandura] (pl. banjos ‹bä′nǧou∫› o banjoes), usato in ital. al masch. [...] più acuta, tesa a due terzi del manico da un cavicchio; il secondo, privo di tale corda, si suona con il plettro. Di origine africana, ideato dagli schiavi negli Stati Uniti d’America come adattamento del liuto sudanese, è usato spec. in complessi ...
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Piccola lamina di osso, tartaruga, plastica dura o metallo (detta anche penna), usata per suonare alcuni strumenti a corda (detti appunto strumenti a p.) come il mandolino, la mandola, la chitarra (specialmente acustica ed elettrica) e altri...
Strumento a plettro, noto dal 16° sec. e utilizzato nella musica folclorica della Spagna meridionale, delle isole Baleari e di numerosi paesi dell’America Latina quale strumento d’accompagnamento per canti e danze (per es., jota aragonese).