postierla /po'stjɛrla/ (o posterla; anche pustierla o pusterla) s. f. [lat. tardo postĕrŭla "porticina di dietro", dim. femm. di postĕrus "che sta dietro"]. - 1. (milit.) [nelle fortificazioni del passato, [...] piccola porta nascosta da utilizzarsi in speciali circostanze] ↔ (ant.) banterla. 2. (estens., non com.) [in edifici di civile abitazione, porta secondaria, generalm. più piccola di quella principale] ...
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venerdì s. m. [lat. Venĕris dies "giorno di Venere"]. - 1. [quinto giorno della settimana] ≈ (region.) venere. ● Espressioni: venerdì santo (o di passione) → □. 2. (estens., scherz.) [solo nelle espressioni [...] gli manca qualche v. o non ha tutti i v., con riferimento a persona un po' stramba] ≈ (fam.) rotella. □ venerdì santo (o di passione) [venerdì della settimana santa in cui si ricorda la passione e la morte di Gesù] ≈ Ⓣ (eccles.) parasceve. ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] alterati di luogo. Mentre p. è il termine più com. anche per luoghi meno definiti (in qualche posto deve pur esserci un po’ d’olio), si preferisce punto per luoghi precisi di minima estensione: in questo punto della camera entra più luce. Parte e i ...
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postonico /po'stɔniko/ agg. [comp. di pos(t)- e tonico] (pl. m. -ci). - (ling.) [di fonema, sillaba e sim., che viene dopo la vocale tonica: consonante in posizione p.] ↔ pretonico, protonico. ...
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postremo /po'strɛmo/ agg. [dal lat. postremus, superl. di postĕrus "che viene dopo"], lett. - [che viene dopo tutto e tutti, in ordine di tempo, di luogo, in una serie o una successione, ecc.] ≈ estremo, [...] ultimo. ↔ iniziale, primo ...
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ascoltare v. tr. [lat. volg. ✻ascultare, per il class. auscultare] (io ascólto, ecc.). - 1. [prestare ascolto a qualcosa, anche assol.: a. una predica; non fare commenti e a.!] ≈ (stare a) sentire, stare [...] dieci, va bene?; dopo quello che è successo, ecco, senti (o ascolta), forse è meglio che non ci vediamo più per un po’. In questi casi, senti è decisamente più frequente di ascolta, fuorché nell’ital. settentr., dove ascolta è molto comune.
Prestare ...
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postribolo /po'stribolo/ s. m. [dal lat. tardo prostibŭlum "bordello", nel lat. class. "meretrice", der. di prostare "essere esposto in vendita; prostituirsi"], lett. - [luogo dove si esercita la prostituzione] [...] ≈ (volg.) bordello, casa chiusa (o di piacere o di tolleranza), (pop.) casino, (lett.) lupanare ...
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potabile /po'tabile/ agg. [dal lat. tardo potabĭlis, der. di potare "bere"]. - 1. [che può essere bevuto senza danno per la salute: acqua p.] ≈ bevibile. ↔ imbevibile, non potabile. 2. (estens., scherz.) [...] [di media qualità: non è un gran vino, ma è p.] ≈ accettabile, decente, discreto, mediocre, passabile. ↔ scadente, scarso. ↑ imbevibile ...
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potage /po'taʒ/ s. m., fr. [der. di pot "pentola", propr. "tutto ciò che è contenuto nella pentola", poi "minestra"], in ital. invar. - (gastron.) [brodo denso a base di verdure passate] ≈ passato di verdura. [...] ‖ minestrone. ⇑ minestra, zuppa ...
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potaggio /po'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. potage], region. - (gastron.) [pietanza a base di carne cotta in abbondante sugo con verdure] ≈ ‖ stufato. ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...