settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni [...] formato di versi settenarî: sonetto s., di cui si hanno esempî nel Trecento. 2. Nella metrica latina, e in partic. nella poesia drammatica, verso trocaico composto di sette piedi completi e uno catalettico, detto anche verso quadrato; corrisponde al ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite [...] ’essenza di trementina, per preparare solventi di gomme, resine, vernici. 2. Nel linguaggio poet., con metonimia già presente nella poesialatina, ciò che è ottenuto dal legno di pino. In partic.: a. Fiaccola resinosa: L’uno e l’altro pagan ... Già ...
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falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, [...] , associato ad altri versi, spec. gliconei e ferecratei, in Alcmane, in Saffo, nei tragici e nei comici greci; nella poesialatina, compare in Catullo, Stazio, Marziale, Petronio, Prudenzio. Ecco come esempio tre versi, tra i più famosi, di Catullo ...
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ecoico
ecòico agg. [dal lat. echoĭcus (versus), der. di echo «eco»] (pl. m. -ci). – Propr., che fa eco, fondato sull’eco. Nella poesialatina, verso e., verso in cui vocaboli diversi terminano con sillabe [...] uguali (come un’eco), oppure la parola finale del verso ripete la finale del primo emistichio; distico e., distico in cui l’emistichio finale del pentametro ripete l’emistichio iniziale dell’esametro (come ...
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leonino2
leonino2 agg. [forse dal nome di un poeta Leonio, canonico di San Vittore a Parigi (sec. 12°), che avrebbe usato per primo o più frequentemente questo tipo di versi]. – Nella poesia medievale [...] latina e romanza, versi l., versi nei quali il primo emistichio si accordava per rima o assonanza col secondo, o la stessa assonanza o rima era più volte ripetuta; rima l., la rima in cui l’identità o somiglianza delle sillabe si estendeva più ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] aste; rappresenta la forma più antica delle scritture greca e latina e, per il suo carattere solenne, è usata ancor oggi diretta il discorso altrui (generalmente racchiuso tra virgolette); in poesia, talvolta, al principio d’ogni verso, secondo un ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] p. dell’Ottocento; certi poete in lingua latina (Dante); le tre poetesse del Cinquecento: Vittoria Colonna, Veronica genere, che nelle sue opere sia riuscito a trasfigurare in vera poesia il suo contenuto spirituale: nei «Promessi Sposi» il Manzoni è ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] »]. – 1. a. Genere letterario originale della letteratura latina, inaugurato storicamente da Ennio nella forma di miscellanea poetica filosofia cinico-stoica, nella quale si combinavano prosa e poesia, talora con la presenza di parti dialogate e con ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] piante; l’aria è v.; lo sport, il lavoro è vita per lui; la poesia, la musica, lo studio, ecc., è la sua v.; quella donna è tutta la dei Padri (traduz. del lat. Vitae Patrum), raccolta latina di biografie per lo più leggendarie di padri della Chiesa ...
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scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] avuto cinque allo s. e sei all’orale; domani ho lo s. di latino). e. ant. Detto di capitale, credito e sim., lo stesso che nominale un mese fa. e. Opera letteraria in prosa o in poesia; opera, saggio di qualsiasi genere e argomento redatto mediante la ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue che avevano convissuto nel Mezzogiorno...
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo centrale la poesia latina attraversa un’evoluzione tumultuosa, spesso in dialogo con le letterature in volgare. Il distico elegiaco...