slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura [...] : s. orientale, che comprende il russo, l’ucraino (o piccolo russo) e il russo bianco (o bielorusso); s. occidentale, con il polacco, il cèco, lo slovacco, e altre varietà (come il sorabo e, ormai estinto, il polabico); s. meridionale, con lo sloveno ...
Leggi Tutto
quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la [...] subì il martirio. La frase è entrata nell’uso dopo la pubblicazione (1895-1896) del romanzo dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz intitolato appunto Quo vadis?, in cui l’apostolo Pietro è uno dei protagonisti della romantica raffigurazione del ...
Leggi Tutto
romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi [...] , e r. pittorico, musicale; r. filosofico, politico; determinando le specifiche manifestazioni storiche: il r. tedesco, inglese, francese, italiano, polacco, russo; il r. del Manzoni, di G. Berchet; il r. dei «Sepolcri» del Foscolo; il r. di Novalis ...
Leggi Tutto
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse [...] . 3. Stivaletto femminile a punta, piuttosto alto, allacciato fino alla caviglia. ◆ Dim. polacchétta, e polacchétto m., polacchina, e polacchino m., lo stesso che polacca nei sign. 2 e 3: faticosamente slacciò le stringhe delle polacchine (Dessì). ...
Leggi Tutto
obertas
‹obèrtas› s. m., pol., usato in ital. al femm. – Vecchia danza polacca, non molto dissimile dalla mazurka, ma più rude nel carattere: ha movimento vivace e ritmo ternario (è nota quella introdotta [...] da A. Boito nel 1° atto, sc. 1a, del Mefistofele, ballata da popolani e popolane). In polacco, la denominazione più com. è oberek. ...
Leggi Tutto
esperanto
s. m. e agg. [dallo pseudonimo Doktoro Esperanto assunto dall’inventore, che in lingua esperanto significa «dottore speranzoso»], invar. – Lingua internazionale artificiale, la più diffusa [...] tra le lingue ausiliarie, creata nel 1887 dal medico polacco L. L. Zamenhof, per favorire le relazioni e l’avvicinamento dei popoli; la sua grammatica consta di poche e semplici regole e il suo lessico consiste di vocaboli formati modificando, con ...
Leggi Tutto
rendzina
〈renǧìna〉 s. f., polacco. – In pedologia, suolo molto ricco di humus, e con scarsa lisciviazione, che si sviluppa su rocce calcaree e dolomitiche, nelle regioni temperate a clima freddo-umido. ...
Leggi Tutto
polena
polèna s. f. [dal fr. poulaine, tratto dalla locuz. souliers à la poulaine «scarpe alla polacca» (poulain significò anticam. «polacco») indicante un tipo di calzatura con punta lunga e rilevata [...] in uso nel medioevo, che somigliava alla prua di una nave]. – Figura scultoria ornamentale posta all’estremità prodiera dello scafo di velieri e navi da diporto che, nella grande epoca della vela, raggiunse ...
Leggi Tutto
continentalita
continentalità s. f. [der. di continentale]. – Carattere continentale di una determinata regione, soprattutto con riguardo alle condizioni climatiche: la c. del clima polacco. ...
Leggi Tutto
polka
pòlka (o pòlca) s. f. [dal cèco polka (attrav. il tedesco e il francese), prob. come femm. di polak «polacco»]. – Danza di origine boema, diffusasi nel resto d’Europa nella seconda metà del sec. [...] 19°, di ritmo binario, movimento vivace, carattere gaio e popolaresco; anche, il motivo musicale caratteristico di questa danza: le p. di Smetana, di Offenbach, di Strauss. ◆ Dim., fam., polkétta, polkettina ...
Leggi Tutto
polacco
polacco [Der. del polacco polak "riguardante la Polonia"] [ANM] Spazio p.: spazio la cui topologia sia deducibile da una struttura di spazio metrico e separabile: v. misura e integrazione: IV 6 f.
POLACCO Designazione usuale di quella parte del territorio polacco che raggiunge il mar Baltico e la città libera di Danzica, separando la Prussia orientale dal resto della Germania (v. polonia; germania).