polonaise
〈polonèe∫〉 s. f., fr. [femm. di polonais «polacco»]. – 1. Danza e componimento musicale (v. polacca1). 2. Tipo di abito femminile in uso alla fine del sec. 19°, la cui foggia riecheggia la [...] moda del tardo rococò; è caratterizzato dalla linea stretta fino alle ginocchia, interrotta dal drappeggio della gonna che, arricciata e trattenuta sui fianchi, viene poi raccolta dietro, sotto il pouf, ...
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polonese
polonése agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. polonais, s. f. polonaise]. – 1. ant. Polacco, polacca (come abitanti e cittadini della Polonia). 2. s. f. Tipo di danza e di componimento musicale, [...] detti più comunem. polacca (v. polacca1). 3. agg. e s. m. Tipo di tessuto, per lo più di cotone e seta, caratterizzato da righe trasversali in rilievo, usato spec. per tappezzerie. ...
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polonico
polònico agg. [der. del nome della Polonia] (pl. m. -ci). – Forma ant. per polacco. Rimane in uso, con sign. particolari, nelle seguenti espressioni: frumento o grano p., specie di frumento [...] (Triticum polonicum) coltivato nelle regioni caldo-aride, caratterizzato da glume molto più lunghe delle glumette, spiga aristata con tendenza alla sezione quadrata e cariossidi piuttosto lunghe e sottili; ...
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polono
polòno (o polònio) agg. e s. m. [dal nome della Polonia], ant. – Polacco: tremendo e fiero, più che mai fosse, Scende il fulmin polono (Filicaia); quei franchi, quegli alemanni, quei boemi e poloni, [...] ... sentivano i vantaggi del vivere in comune, volevano l’eguaglianza (Carducci). Fratelli poloni, uno dei nomi con cui chiamarono sé stessi al tempo della loro fondazione e fino alla metà del sec. 17° ...
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Passaportopoli
s. f. inv. Scandalo relativo alla falsificazione dei documenti di ingresso e soggiorno in Italia di giocatori stranieri ingaggiati da squadre di calcio nazionali. ◆ A proposito di extra-comunitari, [...] anche l’attenzione a quel che con poca fantasia si è deciso di chiamare Passaportopoli. Se è stato un doganiere polacco ad accorgersi che era falso il passaporto portoghese dei giocatori brasiliani di una squadra italiana, è stato un doganiere ...
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casciubo
(o casciùbico, pl. m. -ci) agg. e s. m. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Relativo o appartenente ai Casciubi, popolazione slava della Pomerania orientale (Polonia). 2. s. m. Dialetto facente parte [...] del gruppo occidentale delle lingue slave, affine al polacco ma con alcune caratteristiche proprie. ...
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granderusso
agg. Proprio della Grande Russia. ◆ Il controllo della base aerea di Khanabad permette loro [agli Usa] di presidiare un’area strategicamente decisiva sia dal punto di vista militare sia per [...] pagina) • Un pugnace prete cattolico di Cracovia che diventa addirittura un papa vittorioso, fomentatore del patriottismo polacco, pericoloso distruttore dell’impero comunista che era anche impero granderusso, sostenitore dei croati contro i serbi ...
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tagliato
agg. e s. m. [part. pass. di tagliare]. – 1. agg. a. Che è stato tagliato, nei diversi sign. del verbo: erba t., fieno t.; raccogliere i rami t.; piangere come una vite t., a dirotto, con lacrime [...] ); una roccia t. a picco, scoscesa. b. Di segno grafico, che è modificato da un taglio (nel sign. 2 b): la «l» tagliata del polacco, la lettera ł, Ł. In partic., in musica, note t., quelle fuori del rigo, che hanno uno o più tagli in testa o in collo ...
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Welschen
〈vèlšën〉. – Nome tedesco (plur. di Welsche, sostantivazione dell’agg. welsch) che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della [...] toponomastica delle zone della provincia di Bolzano di lingua tedesca, testimone del precedente sostrato ladino. Deriva dal ted. welsch il termine corrente per designare gli Italiani in alcune lingue slave, come il polacco włoch e il cèco vlach. ...
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polacco
polacco [Der. del polacco polak "riguardante la Polonia"] [ANM] Spazio p.: spazio la cui topologia sia deducibile da una struttura di spazio metrico e separabile: v. misura e integrazione: IV 6 f.
POLACCO Designazione usuale di quella parte del territorio polacco che raggiunge il mar Baltico e la città libera di Danzica, separando la Prussia orientale dal resto della Germania (v. polonia; germania).