disgelista
s. m. e f. e agg. Chi o che è favorevole al disgelo, alla distensione nei rapporti politici tra schieramenti opposti. ◆ In una parola: il potere sulle anime; la leadership culturale della [...] sinistra. È la posta della battaglia che si combatte tra torinesi (di nascita o di formazione) riformisti e girotondini, integrati e apocalittici, disgelisti e rinfocolatori. (Aldo Cazzullo, Stampa, 18 ...
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castista2
castista2 s. m. e f. (spreg.) Chi fa parte di una casta, di una categoria sociale che gode di particolari privilegi. ◆ al comico-tribuno genovese è piaciuto molto il leader dell’Udeur in versione [...] tira indietro: «Certo che lo aspetto a Ceppaloni, perché no? Io il libro sono pronto a scriverlo davvero, dopo 30 anni in politica qualche mistero d’Italia, interessante, lo so anch’io... La verità è che oggi ci sono caste ben peggiori di quella dei ...
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presenzialista
preṡenzialista s. m. e f. [der. di presenzialismo] (pl. m. -i). – Chi tende ad atteggiamenti di presenzialismo: è una p., non manca mai alle inaugurazioni importanti; anche agg.: i politici [...] troppo p. finiscono per perdere di credibilità ...
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retroscenismo
s. m. Tentativo di scoprire e interpretare retroscena, spesso improbabili o inesistenti. ◆ Caro direttore, leggo con stupore di essere un commentatore stizzito dell’intervista che Mario [...] ripeto: sono stanco del retroscenismo, del complottismo quotidiano. È uno dei motivi per cui la gente non ha fiducia nella politica. Mai che una scelta possa essere pulita, onesta. Dev’esserci sempre dietro qualcosa o qualcuno. Pare un gioco di ...
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sabotaggio
sabotàggio s. m. [dal fr. sabotage, der. di saboter «sabotare»]. – 1. a. Danneggiamento degli edifici o degli impianti di un’azienda agricola o industriale, compiuto allo scopo di impedire [...] di difesa antiaerea è stato portato a termine dagli incursori di marina. c. Azione di chi, per motivi politici o per comportamento sovversivo, attenta alla sicurezza dei mezzi pubblici di trasporto (terrestri, marittimi, aerei), oppure ostacola in ...
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ribaltonismo
s. m. Tendenza a assecondare i ribaltamenti radicali degli equilibri politici prodotti dalle consultazioni elettorali. ◆ Il trasformismo (oggi si dice il «ribaltonismo») non è un male che [...] un modello costituzionale dovrebbe evitare? Oppure, zitti zitti, si ritiene che, tutto sommato, un po’ di trasformismo, prima o poi, potrebbe ancora far comodo? (Marcello Pera, Giornale, 28 marzo 2004, ...
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dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca [...] sfide collettive, molto menefreghista» [Giuseppe De Rita intervistato da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 2 gennaio 2008, p. 10, Politica).
Derivato dal s. m. euro con l’aggiunta della prep. dopo, usata con funzione di prefisso.
Già attestato nel ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] , che avviene nelle forme prescritte, ed è quindi conforme a determinate regole o norme: incontro, colloquio, conversazione f., tra uomini politici, quelli svolti secondo le formalità burocratiche e quindi ufficiali (cfr. informale); crisi f., crisi ...
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vetrinizzazione
s. f. Esposizione, mostra pubblica, spettacolarizzazione di qualcosa. ◆ Haim Steinbach invece orchestra una sorta di vetrinizzazione nicciana dell’arte: mensole di diversi materiali che [...] ; ma si tratta del fatto che, per l’appunto, è, proprio «in vetrina» che oggi molte persone – dagli uomini politici (anche bruttissimi), agli intellettuali (civettanti con la moda e il kitsch) – si mettono in continuazione. E appunto di questa ...
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consociativismo
s. m. [der. di consociativo]. – Sistema di governo, caratteristico in partic. della situazione italiana degli ultimi decennî (in connessione con la politica dei blocchi internazionali), [...] governativa e partiti di opposizione, la quale consente a questi ultimi di influire sulle scelte politiche; più in generale, prassi politica che consiste nella collaborazione, fondata su precisi accordi programmatici, tra partiti o correnti di ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti...