balcanico
balcànico agg. (pl. m. -ci). – Dei Balcani o della regione balcanica: penisola b., la più orientale delle tre grandi penisole del Mediterraneo; i paesi, gli stati b., Bulgaria, Grecia, Albania, [...] sloveno, macedone, albanese, greco, turco); in riferimenti storici: lega b., dei popoli balcanici contro la Turchia (1912); guerre b., della lega contro la Turchia (1912-1913). In usi fig.: sistemi, metodi b., a proposito di disordini politici e sim. ...
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macchinazione
macchinazióne s. f. [dal lat. machinatio -onis]. – 1. Il fatto di macchinare, attività con cui si ordiscono inganni, intrighi, tranelli o si preparano nascostamente situazioni artificiose [...] a danno d’altri: sventare le m. degli avversarî politici. 2. ant. Tecnica della progettazione e costruzione di macchine; congegno meccanico; strumento di guerra. ...
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stupidario
stupidàrio s. m. [der. di stupido, col suff. -ario (di schedario, bestiario, ecc.)]. – Nel linguaggio giornalistico, raccolta di stupidaggini, di cose stupide, dette o fatte da personaggi [...] noti o rappresentative di una categoria di persone e della loro mentalità: raccogliere, pubblicare uno s. ricavato dai discorsi di uomini politici. ...
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harakiri
〈harakiri〉 s. giapp. [comp. di hara «ventre» e tema di kireru «tagliare»], usato in ital. al masch. – In Giappone, forma di suicidio, volontario o imposto, che veniva attuato squarciandosi il [...] , o esprimevano il proprio dolore per la morte del loro signore (ma è stato praticato anche in tempi più recenti, da militari, uomini politici, alti funzionarî). In senso proprio, ma anche in usi estens. e fig., l’espressione fare h., suicidarsi. ...
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rottame
s. m. [der. di rotto, part. pass. di rompere]. – 1. a. Pezzo o complesso di pezzi di oggetti e prodotti rotti. È usato per lo più al plur., solo raram. al sing., e sempre con valore collettivo: [...] , psichiche e morali: un r. umano; sentirsi un r.; la malattia l’ha ridotta un r.; dopo il fallimento della sua società è diventato un r.; un r. politico, i r. del vecchio regime, con riferimento a esponenti ormai squalificati di partiti e regimi ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] ; lasciare l. un prigioniero, un detenuto; dopo un breve interrogatorio, le persone fermate furono lasciate libere. In senso politico: nazione l., non asservita allo straniero; fare la patria l.; città l., territorio l., che si governa con leggi ...
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machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e [...] che ogni mezzo utile a tal fine è lecito, anche se immorale, in quanto l’etica è e va tenuta separata dall’azione politica); il termine è riferito in partic. ai comportamenti e alle strategie di chi non rifugge dall’usare l’inganno e la violenza per ...
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politicantismo
s. m. [der. di politicante], non com. – Il modo di agire di chi svolge attività politica per puro mestiere o per interesse personale: una classe di politici, facili a degenerare in una [...] pratica di p. parassitario (Gobetti) ...
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politichese
politichése s. m. [der. di politico1]. – Il linguaggio involuto, troppo specialistico o volutamente oscuro, e talora vuoto, dei discorsi degli uomini politici: la lettera era scritta in un [...] p. elaborato anche là dove faceva appello alle mozioni degli affetti e dei ricordi (Indro Montanelli) ...
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politicizzare
politiciżżare v. tr. [der. di politico1, sul modello dell’ingl. (to) politicize]. – 1. Attribuire carattere politico, portare su un piano politico ciò che dovrebbe per sua natura esserne [...] estraneo: p. l’arte, la poesia, l’istruzione. 2. Rendere interessato e partecipe dei problemi politici e sociali che caratterizzano l’epoca in cui si vive: p. i lavoratori; e come intr. pron.: all’università mia figlia si è molto politicizzata. ◆ ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti...