tartareo
tartàreo agg. [dal lat. Tartareus]. – Del Tàrtaro, la mitica sede sotterranea di giganti e mostri lì puniti da Zeus, e quindi anche delle ombre dei morti; infernale: Quei che del suo sangue [...] non fu avaro, Che col pe’ ruppe le t. porte (Petrarca), Cristo; Sonò Megera la t. tromba (Poliziano); Chiama gli abitator de l’ombre eterne Il rauco suon de la t. tromba (T. Tasso). ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] avevano conceduto (Machiavelli); anche uccidendo: Quali i pastori a cui il fer lupo ha tolto Il più bel toro del cornuto armento (Poliziano); la guerra le aveva tolto a uno a uno tutti i suoi figli; t. la vita, uccidere, togliersi la vita, uccidersi ...
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arrotare
v. tr. [der. di ruota] (io arròto, ant. arruòto, ecc.). – 1. Assottigliare, affilare una lama, renderla atta al taglio facendola passare sopra una mola: a. un coltello, un rasoio, una falce, [...] sim. Fig.: a. i denti, digrignarli, farli scricchiolare: Già le setole arriccia e arruota i denti El porco entro ’l burron (Poliziano); a. la lingua, parlare male di qualcuno; a. le parole, pronunciarle fra i denti; a. l’erre, pronunciare la r moscia ...
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soggetto1
soggètto1 (ant. suggètto) agg. [dal lat. subiectus, part. pass. di subicĕre «assoggettare» (comp. di sub «sotto» e iacĕre «gettare»); cfr. subietto]. – 1. a. ant. Posto sotto, sottostante; [...] al dispietato giogo Che sopra i più soggetti è più feroce (Petrarca); Amor del quale i’ son sempre suggetto (Poliziano), suddito; finsero gli stoici esser Giove soggetto al Fato (Vico). 2. estens. Di persona che ha una particolare disposizione ...
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soggiornare
v. intr. e tr. [lat. *subdiurnare, der. del lat. diurnus (v. giorno)] (io soggiórno, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Fare soggiorno; dimorare, trattenersi per un tempo più o meno lungo [...] ora) in un luogo, soprattutto per riposo: Sovente in questo loco mi diporto, Qui vegno a soggiornar tutta soletta (Poliziano). b. fig., ant. Indugiare, attardarsi: Bradamante ricusa, come quella Ch’in fretta gìa, né soggiornar volea (Ariosto). 2. tr ...
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soggiorno
soggiórno s. m. [der. di soggiornare]. – 1. a. Il dimorare per un certo periodo di tempo in un luogo che non sia la propria abituale residenza, e per lo più a scopo turistico, di cura, per [...] fei (T. Tasso); poet., fare s. in un luogo, fermarvisi, anche per tempo brevissimo: Facea sovente pe’ boschi soggiorno (Poliziano). b. In diritto, libertà di s., diritto riconosciuto dalla Costituzione (art. 16) ad ogni cittadino, limitabile solo per ...
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soglia
sòglia s. f. [lat. sŏlea «pianta del piede; suola», con svolgimento semantico prob. influenzato dal germ. swalja (cfr. ted. Schwelle) «soglia»]. – 1. a. Lastra di pietra, striscia di cemento o, [...] .; oltrepassare, varcare la s. di casa; non andare oltre la s.; la compagnia piena di doglia Tutta pensosa entrò dentro alla s. (Poliziano). Letter. nel sign. estens. di casa, dimora: A queste s. il giusto cielo in tempo Mi vi rimena (Alfieri); e ant ...
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virgulto
s. m. [dal lat. virgultum, che è dall’agg. virgultus «pieno di ramoscelli», der. di virgŭla «ramoscello sottile», dim. di virga «verga, ramoscello»], letter. – Arbusto con rami sottili e numerosi; [...] anche rimessiticcio, pollone: teneri v.; Quanto giova a mirar pender da un’erta Le capre, e pascer questo e quel v. (Poliziano). In usi fig., giovane rampollo. ...
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virile
agg. [dal lat. virilis, der. di vir «uomo» (in quanto maschio e adulto)]. – 1. Di uomo, dell’uomo: Tanto il loro nome sorgeria, che forse Viril fama a tal grado unqua non sorse (Ariosto). In partic.: [...] morali, forte, sicuro, coraggioso: Vidi Anassarco intrepido e virile (Petrarca); Né poi viril pensiero in voi germoglia (Poliziano); comportamento v., contegno v.; sopportare un dolore con animo v.; estens., quello scrittore ha uno stile v., vigoroso ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] v. motivo di qualche cosa; Fu v. gloria? (Manzoni); Vera la schiuma e vero il mar diresti (Poliziano, riferendosi alla rappresentazione scultoria della superficie marina); una finestra, una scena che pare v., alludendo a rappresentazioni fedelissime ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....