acerbo
acèrbo agg. [dal lat. acerbus, affine ad acer «acre»]. – 1. a. Di sapore aspro, acre, pungente: mangiare delle nespole a.; un succo a.; vino a., vino giovane e ricco di acidità totale. b. Non [...] ragazzo a., ancora immaturo; una bellezza a.; e con accezione affine: al giorno ancora acerbo Allor ch’al tufo torna la civetta (Poliziano), all’alba. 2. Duro, crudele, severo: Ahi quant’elli era ne l’aspetto fero! E quanto mi parea ne l’atto acerbo ...
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rondinella1
rondinèlla1 s. f. [dim. di rondine]. – 1. Forma frequente per rondine sia nell’uso com. sia, anche, in poesia: Ne l’ora che comincia i tristi lai La r. (Dante), con allusione al mito di Progne [...] tramutata in rondine; Aveva fatto al suo nido ritorno La stanca r. peregrina (Poliziano); R. pellegrina, Che ti posi in sul verone (T. Grossi); O Dio del Cielo se fossi una r. Vorrei volare ... in braccio alla mia bella (canzone di montagna). 2. Nome ...
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poggiare1
poggiare1 v. tr. e intr. [lat. *podiare, der. di podium «piedistallo, podio» e poi anche «poggio»; per il sign. 2, il rapporto poggio - poggiare è analogo al rapporto monte - montare] (io pòggio, [...] presupposto sbagliato. 2. intr., poet. Innalzarsi, levarsi in alto, salire: un dilettoso monte, ... Ove poggiar non lice al mortal piede (Poliziano); Alcun la terra e ’l mar e ’l ciel misura, ... E poggia sì ch’a Dio riguarda in seno (Ariosto); anche ...
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viso2
viṡo2 s. m. [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. ant. Vista, atto del guardare, sguardo: Oscura e profonda era e nebulosa Tanto che, [...] suo bel v. (Petrarca); Parli [= gli pare] che dal bel v. e da’ begli occhi Una nuova dolcezza al cor gli fiocchi (Poliziano); Fiorir sul caro viso Veggo la rosa, tornano I grandi occhi al sorriso (Foscolo). b. La fisionomia, il sembiante e i tratti ...
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spezzare
v. tr. [der. di pèzzo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spèzzo, ecc.). – 1. a. Dividere in due o più pezzi qualche cosa che offre una certa resistenza, usando le mani: s. il pane (per l’espressione [...] l’albero, cadendo, ha spezzato il filo della corrente elettrica; e in senso fig.: E Morte il filo di mia vita ispezza (Poliziano); s. un ramo, schiantarlo; s. gli ormeggi, di nave o imbarcazione, rompere i cavi con cui è ormeggiata alla banchina, per ...
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ronzare
ronżare v. intr. [voce di origine onomatopeica] (io rónżo, ecc.; aus. avere). – 1. a. Mandare quel rumore sordo, continuo e vibrante, che producono volando alcuni insetti: senti come ronza quel [...] a quello prodotto volando da alcuni insetti: si udiva lontano r. un aereo; Or fea ronzar per l’aere un lento dardo (Poliziano); mi ronzano o mi sento r. gli orecchi. 2. fig. a. Affollarsi e rivolgersi insistentemente nella mente, in modo per lo più ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento [...] la donna, come prima poté, nella camera se ne venne (Boccaccio); come prima al gioven puose cura Alquanto paurosa alzò la testa (Poliziano). d. Locuzioni con valore avverbiale: prima o poi, per significare che una volta o l’altra, in un tempo o in un ...
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visto
agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto (v.). 1. Con valore di participio: Quasi in un tratto vista, amata e tolta Dal fero Pluto, Proserpina pare (Poliziano); [...] vista e gradita, clausola con cui, nelle negoziazioni mercantili, il venditore s’intende esonerato da ogni responsabilità per la qualità della merce, giacché il compratore afferma di averla vista o di ...
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smeraldo
s. m. [lat. smaragdus (attraverso una forma pop. *smaraudus), gr. σμάραγδος, voce di origine orientale]. – 1. a. Pietra preziosa di grande pregio, varietà di berillo di intenso colore verde [...] nel linguaggio com., la locuz. aggettivale di smeraldo (dove la pietra preziosa è assunta come termine di raffronto): Raggia davanti all’uscio una gran pianta, Che fronde ha di smeraldo e pomi d’oro (Poliziano); prati di smeraldo; occhi di smeraldo. ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di [...] al modo in cui la strofa stessa è trattata dall’uno o dall’altro poeta da cui è stata usata: l’o. del Poliziano, dell’Ariosto, del Tasso. 3. a. In musica, intervallo musicale che abbraccia otto gradi della scala diatonica: o. giusta (per es., do-do8 ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....