sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] com., con sign. affini, di breve spazio di terreno, di piante e sim.: Sotto esso [colle] aprico un lieto pratel siede (Poliziano); un bel cespuglio vede Di prun fioriti e di vermiglie rose, Che de le liquide onde al specchio siede (Ariosto). ◆ Part ...
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raffrenare
v. tr. [der. di frenare, col pref. ra-] (io raffréno, ecc.). – Forma letter. o più elevata di frenare, spesso con valore intens.: Anzi ristringe al corridor la briglia, E lo raffrena sovra [...] alla verdura (Poliziano); fig., di persone scapestrate o violente: se io posso r. questo diavolo scatenato (Boccaccio); di atti, istinti e impulsi: esclamò forte, quasi non potesse r. l’impeto della voce (Capuana); r. l’ira, la collera, la passione. ...
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vie
avv. [alteraz. di via1], ant. – Particella usata con valore rafforzativo davanti a comparativo: Sansone, Vie più forte che saggio (Petrarca); E par vie maggior fuoco accese in ello (Poliziano); ancora [...] sopravvivono nell’uso letter. le forme vie più e vie meglio, anche scritte in una sola parola (v. viepiù; viemeglio); ormai raro vie maggiore, e ant. vie meno (v. viemaggiore, viemeno) ...
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polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque [...] esercitazioni agonistiche, e quindi, per estens., ogni impresa difficile: Convien ch’i’ sudi in questa polver io (Poliziano, con allusione alla composizione delle Stanze cui stava ponendo mano). 2. Qualsiasi altra materia finemente suddivisa, che si ...
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zefiro
żèfiro (o żèffiro) s. m. [dal lat. zephy̆rus, gr. ζέϕυρος]. – 1. Denominazione classica, rimasta in uso spec. nel linguaggio letter. e poet., di uno dei venti che soffia da ponente (l’altro è [...] e di Eos) e nelle immaginazioni poetiche: tutto lascivo, drieto a Flora, Zefiro vola e la verde erba infiora (Poliziano). 3. Adattamento del fr. zéphyr, più comunem. adattato in zefìr. ◆ Dim. żefirétto, spec. in senso estens.: Quando avvien che ...
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pennuto
agg. [der. di penna]. – 1. Ricoperto, provvisto di penne: animali p.; Ognuno era p. di sei ali (Dante); Cupido e’ suo’ pennuti frati (Poliziano); l’uno [avvoltoio] spennacchiato ..., l’altro [...] ancor saldo e p. (Manzoni). Con uso sostantivato, per lo più al plur., e talora scherz., uccello: una schiera, uno stormo di pennuti; sotto le piccole cupole a pagoda è un vero turbinio di p. minuscoli ...
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assiso
assiṡo agg. [part. pass. di assidere], letter. – Seduto: Venia sublime in un gran carro assisa (T. Tasso); Come assiso talvolta il villano Sulla porta del cheto abituro ... (Manzoni); com. soprattutto [...] (o stare): Da questa parte ... sono assisi Quei che credettero in Cristo venturo (Dante); Ell’era assisa sovra la verdura (Poliziano). Per estens., di animali, posato, sdraiato: Giacean le pecorelle all’ombra assise (T. Tasso); di cose e luoghi ...
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rabbioso
rabbióso agg. [dal lat. rabiosus, der. di rabies «rabbia»]. – 1. Di animale, o dell’uomo, malato di rabbia: cane, gatto r.; in similitudini: era fuori di sé (oppure gridava, smaniava, ecc.) [...] stessi, in quanto sono improntati a rabbia: gli gettava sguardi r.; con urla r.; E ’l rabbioso fischiar delle ceraste (Poliziano); dispetto r. che sentivo in quel momento per la sventatezza mia di tanti anni (Pirandello). Quindi, in genere, furioso ...
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adamante
s. m. [dal lat. adămas -antis, gr. ἀδάμας -αντος; v. diamante]. – 1. letter. Diamante: nube ... Lucida, spessa, solida e pulita, Quasi a. che lo sol ferisse (Dante); E fia la fama sua fra l’altre [...] De l’a. rigido i riflessi (Carducci). 2. ant. Ferro, acciaio, e in genere metallo durissimo: tutta di ferro era la stretta entrata, E le porte eran d’etterno a. Ferrate d’ogni parte tutte quante (Boccaccio); i’ pur son tuo, non nato d’a. (Poliziano). ...
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spoglia
spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). [...] In partic.: a. poet. Abito, veste: D’un seme stesso in diversi sembianti Paion le Ninfe uscite senza spoglia (Poliziano); come dentro l’animo era in doglia, Così [Orlando] imbrunir di fuor vòlse la s. (Ariosto); Non è madre che sia schiva Della s. ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....