solenne
solènne agg. [dal lat. sollemnis (anche solemnis e solennis), prob. comp. di sollus «tutto» e annus «anno» (quindi propriam. «che avviene, che si ripete tutti gli anni»)]. – 1. a. Che si celebra [...] : Fammi in tra gli altri, o Gloria, sì solenne, Ch’io batta insino al cel teco le penne (Poliziano); anche esperto, autorevole: insieme incominciarono a ragionare delle virtù di diverse pietre, delle quali Maso così efficacemente parlava come ...
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solere
solére v. tr. e intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito). [...] prora De l’acqua più che non suol con altrui (Dante); Di paura tremando, come suole Per picciol ventolin palustre canna (Poliziano). Nell’ital. ant., era frequente l’uso del pres. indic. con valore di imperfetto: io ardo come foco in la fornace ...
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raggiungere
raggiùngere (ant. raggiùgnere) v. tr. [der. di giungere, col pref. ra-] (coniug. come giungere). – 1. ant. Congiungere, ricongiungere: raggiugne e l’una e l’altra cocca (Poliziano). Rifl., [...] o di veicoli: il cane raggiunse la lepre prima che si nascondesse nella macchia; i rapinatori sono stati raggiunti dalle pantere della polizia; spec. in gare di corsa: i due fuggitivi sono stati raggiunti dal gruppo. Per estens., arrivare fino a un ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] esser quieto, calmo: Or che ’l ciel e la terra e ’l vento tace (Petrarca); Ogni aura tace al suo parlar divino (Poliziano); Quando tacciono i venti fra le torri (Foscolo). b. Non dire nulla, non dare notizie, elementi d’informazione, norme, in alcune ...
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caendo
caèndo (o caièndo) v. tr. [lat. quaerendo, ablativo del ger. di quaerĕre «cercare»], ant. – Cercando: è il gerundio di un verbo difettivo che non ha altre forme; per lo più unito con andare o [...] venire: Amor ne vien ridendo Con rose e gigli in testa, E vien di voi caendo (Poliziano). ...
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scabro
agg. [dal lat. scaber -bra -brum «ruvido», der. di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Detto di ciò la cui superficie non è né liscia né uniforme, e che perciò risulta ruvido al tatto: pietra s.; la [...] (Rovani). b. Di persona, rozzo e selvaggio: el divin fabro [Vulcano] ... Ancor dalla fucina irsuto e scabro (Poliziano). c. Difficoltoso, ostico: stampa ... scabra a leggersi, piena di abbreviature (Alfieri). d. Scabroso, delicato e complesso, detto ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] s. di via libera; dare il s. dell’attacco; al s. dato, si mossero tutti insieme; Sentito il s., al cacciar posa ferono (Poliziano: qui è il suono di tromba che annuncia la fine della caccia); la squilla dà segno Della festa che viene (Leopardi); il ...
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raggruzzolare
v. tr. [der. di gruzzolo, col pref. ra-] (io raggrùzzolo, ecc.), non com. – Mettere insieme formando un gruzzolo: ha raggruzzolato un bel po’ di quattrini; quell’appezzamento comperato [...] col denaro ch’era riuscito a r. laggiù (Pirandello). Più genericam., di piccole cose, mettere insieme, raccogliere, raggranellare: basta s’i’ raggruzzolo Sotto la mensa tua qualche minuzzolo (Poliziano). ...
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altero
altèro (ant. o poet. altièro) agg. [der. di alto1]. – 1. ant. Alto, elevato: il castello Ch’or mostro a voi su questo altiero scoglio (Ariosto). 2. fig. a. Maestoso: portamento a.; o anima lombarda, [...] ); Ah quante ninfe per lui sospirorno! Ma fu sì a. sempre il Giovinetto, Che mai le ninfe amanti nol piegorno (Poliziano). ◆ Avv. alteraménte, in modo altero, e cioè con fierezza, o con orgoglio, con superbia più o meno arrogante o sprezzante ...
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rintronare
v. intr. e tr. [comp. di r- e intronare] (io rintròno, ant. rintruòno, ecc.). – 1. intr. (aus. avere e essere) Risuonare con un fragore di tuono, o grave e profondo come di tuono: Del rimbombar [...] de’ corni ’l ciel rintruona (Poliziano); Da la Chiusa al pian rintrona Solitario un suon di corno (Carducci); la sua voce rintronò improvvisamente nella stanza; il pavimento rintronava sotto il suo passo pesante. 2. tr. Assordare, stordire con ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....