svegliere
svègliere (poet. raro svèrre) v. tr. (io svèglio, ecc.). – Variante ant. o letter. di svèllere, nelle forme che hanno il tema dell’infinito: Gli arbori abbatte o sveglie (Poliziano). ...
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perla
pèrla s. f. [lat. *pĕrnŭla, dim. di perna, propr. «prosciutto», passato a indicare anche, per somiglianza di forma, una sorta di conchiglia]. – 1. a. Concrezione sferica, o anche piriforme o a [...] d’oro e avevano riflessi cangianti come una perla; più spesso per indicare i denti: Poi formò voce fra perle e viole (Poliziano); Quivi due filze son di p. elette, Che chiude et apre un bello e dolce labbro (Ariosto); talora per indicare le gocce ...
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mormorio
mormorìo s. m. [der. di mormorare]. – 1. a. Rumore lieve e prolungato di acque che scorrono, di rami e foglie mossi dal vento, e sim.: Sentesi un grato m. dell’onde (Poliziano); il m. della [...] foresta. b. In semeiotica, m. (o murmure) vescicolare, rumore caratteristico, dovuto alla penetrazione dell’aria negli alveoli polmonari, che si percepisce nei soggetti normali con l’ascoltazione del torace. ...
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svellere
svèllere (ant. svègliere, poet. raro svèrre) v. tr. [lat. *exvellere, variante di evellĕre «strappare», comp. di e(x)- e vellĕre «tirare, estirpare»] (io svèllo o svèlgo, tu svèlli, ecc.; pass. [...] . ant., svellersi da un luogo, partirsene, andarsene: con molto pensiero indi si svelse (Petrarca); tosto indi si svelse (Poliziano). 2. fig. Allontanare, cacciare energicamente un sentimento o una passione, un’impressione o un ricordo: non posso s ...
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augello
augèllo s. m. [dal provenz. ant. auzel; v. uccello], ant. e poet. – Uccello: Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni come augel per suo richiamo (Dante); in su’ rami fra novelle fronde [...] Cantano i loro amor soavi a. (Poliziano); Fosche con volo di sinistri augelli Vengon le nubi (Carducci). ◆ Dim. augellétto, augellino, frequenti in poesia: Vago augelletto che cantando vai, Over piangendo, il tuo tempo passato (Petrarca); tu, solingo ...
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stanco
agg. [voce panromanza, di etimo incerto] (pl. m. -chi). – 1. a. Che, per l’eccessivo affaticamento, sente indebolite le proprie forze fisiche e intellettuali e avverte il bisogno di riposo: essere, [...] la galoppata; il mulo arrancava s. sul sentiero in salita; Avea fatto al suo nido già ritorno La s. rondinella peregrina (Poliziano). Con riferimento a singole parti del corpo: avere le braccia, le gambe s.; sentire la schiena s.; ho scritto a lungo ...
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stanga
s. f. [dal germ. *stanga (ted. Stange)]. – 1. a. Lungo pezzo di legno o di metallo, per lo più squadrato a sezione rettangolare (ma talvolta anche a sezione circolare). In partic., la spranga [...] di sofferenza, anche per mancanza di denaro: voi lo fate di fame stentare, Sì che s’impicca e dibatte alla stanga (Poliziano); ridursi alla s., finire in miseria; avere la s., vivere in miseria. 3. Il tronco principale del corno dei cervidi, detto ...
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apportare
v. tr. [lat. appŏrtare, comp. di ad- «presso» e portare «portare»] (io appòrto, ecc.), letter. – Portare, recare: quel [il Sole] ch’apporta mane e lascia sera (Dante); a. nuove forze, nuove [...] energie; a. il proprio contributo in un’impresa. Più com., di notizie: Onde vien’, figlio, o qual n’apporti nuove? (Poliziano); Parve un tuono la voce, e ’l ferro un lampo Che di folgor cadente annunzio apporte (T. Tasso); e usato assol. (col sign. ...
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terribile
terrìbile agg. [dal lat. terribĭlis, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Che incute terrore, che atterrisce: un t. mostro; visione, scena t.; una t. bufera; infliggere una pena t., t. castighi; [...] da intimorire profondamente: ecco vicino a lei uscir d’una macchia folta un lupo grande e t. (Boccaccio); La terribil sembianza di Medusa (Poliziano); il suo viso, il suo sguardo era t.; lo guardò con occhi t., con t. cipiglio. c. Di persona, che non ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: [...] stante; talora, sinon. di ottava: le s. dell’Ariosto, del Tasso; e come titolo: le «Stanze per la giostra» di A. Poliziano. Questo sign., che si ricollega direttamente all’accezione originaria (di «fermata»), deriva dal fatto che la strofa o l’ottava ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....