non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] è l’uso di già come rafforzativo di non (anche non riferito a verbo): Maraviglia di mie bellezze tenere Non prender già (Poliziano). Premesso a un participio, presente o passato, dà per lo più luogo a una locuz. aggettivale, talora anche sostantivata ...
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belva
bélva s. f. [dal lat. belua, bellua]. – Bestia feroce: Di sua tana stordita esce ogni belva (Poliziano). Spesso fig.: Dal dì che nozze e tribunali ed are Diero alle umane b. [agli uomini viventi [...] ancora in uno stato di ferina barbarie] esser pietose Di sé stesse e d’altrui (Foscolo); è una b., un uomo crudele, violento; pareva una b., gli si gettò addosso come una b., di persona infuriata. ◆ Dim. ...
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vanni
s. m. pl. [prob. lat. vannus «crivello, vaglio», per somiglianza tra il movimento di chi agita il crivello e il movimento delle ali], poet. – Ali. È per lo più usato con varî sensi fig.: Ravenna [...] placidi v. aura seconda (Testi); Un suon, qual di lontana arpa, che scorre Sopra i v. de’ Zeffiri soave (Foscolo); Or conven che s’accenda ogni mio zelo, Sì ch’al mio volo l’ira addoppi i v. (Petrarca); son tarpati i v. al mio disio (Poliziano). ...
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regale1
regale1 agg. [dal lat. regalis, der. di rex regis «re2»]. – 1. Da re, degno di un re o di una regina, e, per estens., magnifico, imponente, grandioso: incedere, bellezza r.; dono, liberalità [...] (Manzoni). ◆ Avv. regalménte, in modo regale, degno di un re o di una regina: incedere regalmente; Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse (Dante); Nell’atto regalmente è mansueta, E pur col ciglio le tempeste acqueta (Poliziano). ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] esprimersi: per chiare parole e con preciso Latin rispuose (Dante); anche di animali: E canta ogni augelletto in suo l. (Poliziano); scherz., capire, intendere il l., capire quello che è sottinteso in un discorso o ciò che si vuol significare con un ...
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vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla [...] fender sereno (Dante); Così e [=i] vapor pel bel seren giù scendono, Che paion stelle mentre l’aer fendono (Poliziano). Nell’es. dantesco, però, la parola non è d’interpretazione sicura e può anche significare lampeggiamenti che solchino le nuvole ...
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stigio
stìgio agg. [dal lat. Stygius, der. di Styx Stygis] (pl. f. -gie). – 1. Dello Stige, il fiume dell’oltretomba della religione e della mitologia greco-latina: l’acqua s.; la palude s.; fino al [...] labro sta nelle onde stigie Tantalo (Poliziano); per metonimia, dell’Averno, infernale: la rupe onde alla notte stigia Discese il bianco aruspice d’Apollo (D’Annunzio). 2. In senso fig., letter. e raro, nero, scuro: il cielo, già stato ridente e ...
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scamuzzolo
scamùzzolo s. m. [voce espressiva, coniata su minuzzolo con primo elemento incerto], tosc. ant. – Una briciola, una quantità minima: I’ son tutto di fuoco, el mio cor mugola, Ché vorrei di [...] sua grazia uno scamuzzolo (Poliziano). ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] ecoica) in cui le ultime parole del verso vengono ripetute per dare risposta a una interrogazione contenuta nel verso stesso; per es., in Poliziano: «Che fai tu, Eco, mentre io ti chiamo? Amo. / Ami tu duo oppur un solo? Un solo. / Ed io te sola, e ...
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scancellare
v. tr. [der. di cancellare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scancèllo, ecc.). – Forma più espressiva e pop. di cancellare, nel sign. di coprire una scrittura, un disegno e sim. con uno o [...] di quelle mie parole (Capuana); le luci erano a tratti Scancellate dal crescere dell’onde (Montale); far dimenticare: s. un’offesa; ricordi scancellati dal tempo; Così mai scancellata la memoria Fia di te, madre, e del tuo figlio Amore (Poliziano). ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....