soffiare
v. intr. e tr. [lat. sŭfflare, comp. di sŭb «sotto» e flare «soffiare, spirare»] (io sóffio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Di persone, espirare con forza l’aria dalla bocca socchiusa, arrotondando [...] , quando vede un cane, inarca la schiena e soffia; il cavallo, ferito, scalpitava e soffiava; Zufola e soffia il serpe (Poliziano); di qui le espressioni iperb., riferendosi a persone, s. come un istrice, come un toro; s. come un mantice, ansimare ...
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muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, [...] di lì; non lo muovono dal suo posto; E con tanto furor il corsier mosse, Che ’l bosco folto sembrava ampia strada (Poliziano). M. il corpo, di medicamento o cibo che stimola l’intestino provocando l’evacuazione. 2. tr., fig. a. letter. Dare l’avvio ...
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tingere
tìngere (ant. tìgnere) v. tr. [lat. tĭngĕre] (io tingo, tu tingi, ecc.; pass. rem. tinsi, tingésti, ecc.; part. pass. tinto)]. – 1. a. Fare assumere a qualche cosa un colore diverso da quello [...] si versa del sangue: Noi che tignemmo il mondo di sanguigno (Dante); bagnare: E colle labbra tinte di veleno Baciollo (Poliziano). 2. fig. a. letter. Colorare, con riferimento ai colori che le cose assumono naturalmente: il sole al tramonto tingeva ...
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scoglia
scòglia s. f. (ant. scòglio m.) [lat. spŏlia (pl. di spolium), prob. incrociato con scaglia o scorza], letter. – L’involucro, costituito dallo strato corneo della pelle, che i serpenti, le bisce [...] della muta (nell’uso com. e nel linguaggio scient. spoglia): un giovincel serpente Uscito pur mo’ fuor dal vecchio scoglio (Poliziano); La serpe si vedea ... Tra sasso e sasso della scoglia uscire (Pulci); Come uscito di tenebre serpente, Poi c’ha ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, [...] sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal patria è nella aspra Liguria (Poliziano); o del tempo in cui uno è nato: il giorno, l’anno natale. 2. s. m. a. Il giorno natale, in cui cioè si è nati: qual sì nefando eccesso Macchiommi anzi il n., onde sì ...
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talentare
v. intr. [der. di talento2] (io talènto, ecc.; aus. essere, ma i tempi composti sono poco usati), letter. o raro. – Andare a genio, garbare, piacere (si usa quasi soltanto nelle terze persone): [...] ; ha dei modi che mi talentano poco; Lasciando il giovinetto in gran martìre, Che fuor di lei null’altro omai talenta (Poliziano; dove peraltro, se la lezione è esatta, il verbo sembra essere usato transitivamente, con il sign. di «desidera»); Ma la ...
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ritrarre
(non com. retrarre) v. tr. [lat. retrahĕre «tirare indietro», comp. di re- e trahĕre «trarre, tirare»] (coniug. come trarre). – 1. a. Trarre indietro o tirare via: ritrasse lo sguardo da quell’atroce [...] (v. anche retrarre). Con compl. di persona, in usi letter. o elevati: Qui l’ tira Amor, quinci il ritrae vergogna (Poliziano); e, con sign. più esplicitamente fig., allontanare, distogliere da un pericolo o da un errore: Da mille atti inonesti l’ho ...
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vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, [...] scorrente: una fontana viva, Con sì pura, tranquilla e chiara vena, Che gli occhi non offesi al fondo mena (Poliziano). b. In idrodinamica, v. fluida, massa liquida, generalmente di limitata sezione trasversale, che scorre con più o meno regolare ...
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brolo
bròlo (e bròilo) s. m. [lat. mediev. broilus (o broilum) e brolium, lat. tardo brogĭlus, di origine celtica]. – 1. Parola anticamente diffusa in tutta l’Italia settentr. e anche in Toscana, che [...] Castello di Brolio nel Chianti, Brolio in com. di Castiglion Fiorentino, Brollo in com. di Figline Valdarno, ecc. 2. fig. poet., ant. Corona, ghirlanda: di gigli Dintorno al capo non facean brolo (Dante); Bieltà di fiori al crin fa brolo (Poliziano). ...
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novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che [...] la giovinezza: Donna pietosa e di n. etate (Dante); la stagione n., la primavera: La n. stagion che ’l mondo avviva (Poliziano). In passato fu usato anche in aggiunta a un nome proprio per distinguere (con funzione equivalente a il Giovane e al lat ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....