velo1
vélo1 s. m. [lat. vēlum, che aveva il sign. 1 b]. – 1. a. Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana, ecc., destinato a usi molteplici (per coprire il volto [v. veletta1], [...] verde colle alza superba L’ombrosa chioma ... E sotto vel di spessi rami serba Fresca e gelata una fontana viva (Poliziano); per traslato, protezione, ombra protettiva: E tu, ben nato Laur [Lauro, cioè Lorenzo de’ Medici], sotto il cui velo Fiorenza ...
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irremeàbile agg. [dal lat. irremeabĭlis, comp. di in-2 e remeare «tornare indietro» der. di meare «andare, passare per una determinata via»], letter. – Da cui non si può ritornare, che non si può ripercorrere [...] all’indietro, o da cui non si può uscire: Gli altri che similmente sono intrati, Come costui, la irremeabil porta (Poliziano); di qua dall’onde Di Stige irremeabili (Alfieri). Per estens., da cui non ci si può liberare, anche in senso fig.: la sua ...
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viepiù (o 'vie più'; più frequente la forma vieppiù, con indebita restituzione grafica del raddoppiamento fonosintattico per analogia con altre voci come lassù e sim.) avv., letter. – Ancor più, sempre [...] più: L’astuto lupo vie più si rinselva (Poliziano). V. anche vie. ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a [...] con i sospiri, con i pensieri, cessare di sospirare, di preoccuparsi: Giust’è ch’e’ faccia ormai co’ sospir triegua (Poliziano); il messo ... Toglie, affrettando il suo partir, congedo, E tregua fa co’ suoi pensier Goffredo (T. Tasso); con altro sign ...
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riva
s. f. [lat. rīpa «riva del fiume» e per estens., ma non com., anche «spiaggia, riva del mare»]. – 1. a. La zona di terra che delimita una distesa d’acque (mare, lago) o un corso d’acqua: le due [...] paesi; Roma si estende sulle r. del Tevere; Mia natal patria è nella aspra Liguria, Sovra una costa alla r. marittima (Poliziano). 2. Orlo, estremità in genere: Noi ricidemmo il cerchio [il 4° cerchio dell’Inferno] a l’altra r. (Dante); dopo un ...
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nutrire
(ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) [...] vivo in altri: n. scandali; n. divisioni e discordie della città (Guicciardini); Non nudrir di lusinghe un van furore (Poliziano); più usato in questa accezione il verbo alimentare, anche quando ci si riferisca a cose materiali, nel senso di fornire ...
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minacciare
v. tr. [der. di minaccia] (io minàccio, ecc.). – 1. Annunciare, far temere a qualcuno un danno, un male, un castigo, una vendetta, con l’intenzione di mettere in atto il proprio proposito [...] dai nemici. Anticam. usato anche col compl. di termine (come il lat. minari): Or l’orso uccide, or al lion minaccia (Poliziano); E gli minaccia ... Di palesare a tutta quella gente Quel ch’egli ha fatto (Ariosto). Usato assol.: m. con le parole ...
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scandolo
scàndolo s. m. – Variante ant. e dial. di scandalo, documentata anche in autori moderni, così come la forma verbale scandolezzare per scandalizzare (e il part. pass. scandolezzato); Della matassa [...] non ritruovo el bandolo: Però dipana tu, ch’i’ farei scandolo (Poliziano); il signore zio, con la sua avvedutezza, con la sua autorità, saprà lui prevenire uno scandolo, e insieme salvar l’onore di Rodrigo (Manzoni); scandolezzava le sane menti con ...
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impennare
v. tr. [der. di penna] (io impénno, ecc.). – 1. non com. Coprire, cospargere di penne di volatili. 2. a. Mettere le penne: gli uccellini già cominciano a i. le ali (o, rifl., a impennarsi); [...] d’innalzarsi, soprattutto culturalmente o spiritualmente: Or muovi prima tu mie’ versi, Amore, Che ad alto volo impenni ogni vil core (Poliziano); tu, sacra morte, L’ali c’impenni a Dio (Tommaseo). Analogam., nel rifl.: Chi non s’impenna sì che là sù ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] bufera infernal, che mai non resta (Dante); Non resterò già mai di lacrimare, Poi che sol pianto disia el mio core (Poliziano); una volta restò dal remare (Fogazzaro). 2. a. Trattenersi, rimanere per un certo tempo in un luogo: domani resterò in casa ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....