palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto [...] nei secoli una storia molto travagliata, legata alle vicende del popoloebraico, alle origini del cristianesimo e alla diffusione dell’islamismo: dopo l’antica monarchia israelitica, ha subìto numerose dominazioni (da parte di greci, romani, crociati ...
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Talmud
s. m. [dall'ebr. talmūd "studio, insegnamento"]. – (relig.) Raccolta delle norme etiche, giuridiche, religiose del popoloebraico trasmesse oralmente, e scritte nel 2° sec. a. C. ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popoloebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione [...] in Palestina ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. [...] con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a. C.), quando l’intero popoloebraico fu ridotto alla sola tribù di Giuda; nell’uso com., sinon. generico di ebreo, soprattutto al plur. (ma con valore spesso ...
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shoah
〈šoà〉 s. ebr. (propr. «catastrofe, calamità»), usato in ital. al femm. – Termine col quale si fa riferimento allo sterminio del popoloebraico durante il secondo conflitto mondiale; è vocabolo [...] a olocausto in quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile, ma non è accolto unanimemente dalla comunità ebraica, poiché alcuni settori tradizionalisti gli preferiscono la parola h̯urban (propr. «distruzione»). ...
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capro
s. m. [lat. caper -pri]. – 1. Il maschio della capra domestica, detto più comunem. becco; nell’uso poet. anche il capriolo: Saltar veggendo i c. snelli e i cervi (T. Tasso). 2. C. espiatorio: in [...] processo di trasferimento ne rimane liberata (il nome deriva dal rito ebraico del capro che nel giorno dell’espiazione veniva caricato, dal sommo sacerdote, di tutti i peccati del popolo, e poi mandato via nel deserto); in senso fig., la persona ...
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moabitico
moabìtico agg. [dal lat. Moabitĭcus] (pl. m. -ci). – Dell’antico popolo dei Moabiti (v. la voce prec.): la lingua m., o il moabitico s. m., lingua semitica strettamente affine all’ebraico. ...
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neoebraico
neoebràico agg. e s. m. [comp. di neo- e ebraico] (pl. m. -ci). – Detto della lingua ebraica postbiblica, i cui inizî coincidono con quelli dell’era cristiana e che, parlata in origine dal [...] popolo, andò progressivamente restringendosi all’uso dotto e liturgico, accompagnando con tali caratteri gli Ebrei nella diaspora; con la fondazione dello stato d’Israele nel 1948, ne è divenuta la lingua ufficiale, spesso arricchita da nuovi ...
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kippur
kippūr 〈kippùur〉 s. m., ebr. – Espiazione, rito di espiazione. In partic., il digiuno assoluto di 24 ore celebrato dagli Ebrei il decimo giorno di ogni anno (che, secondo il calendario ebraico, [...] ha inizio in autunno), in espiazione dei peccati commessi dal popolo (anticamente di queste colpe era simbolicamente investito un caprone, che era poi cacciato nel deserto). ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma [...] lat. testamentum, che rende il gr. διαϑήκη, traduz. di bĕrīt del testo ebraico) è frequente col sign. di patto, promessa, alleanza; donde, in partic., il patto tra Dio e il suo popolo, e il documento che attesta tale patto, la Bibbia, cioè il Vecchio ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica per designare quel gruppo di tribù...
Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione in Palestina, quando il popolo d'Israele...