raschiare [lat. pop. ✻rasclare, der. di rascúlum "strumento per radere"] (io ràschio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [togliere lo strato più esterno da una superficie fregandola con qualche strumento tagliente [...] o ruvido: r. la vernice da una porta di legno] ≈ abradere, grattare, (ant.) radere, scrostare. ⇑ asportare, (pop.) portare via, rimuovere. ● Espressioni: fig., raschiarsi la gola [cercare di liberare la gola dal catarro o da altri impedimenti ...
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raspare [dal germ. ✻raspün]. - ■ v. tr. 1. (tecn.) [lavorare un oggetto con la raspa per renderlo levigato, liberarlo da incrostazioni e sim.: r. le gambe di un tavolo] ≈ limare. ‖ digrossare, levigare, [...] fig.) [spec. di polli, grattare con le zampe] ≈ [→ RAZZOLARE (1)]. ■ v. intr. (aus. avere) [fregare con forza, producendo un rumore simile a quello della raspa, con la prep. a o assol.: il cane sta raspando alla porta; sento r.] ≈ grattare, sfregare. ...
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necroforo /ne'krɔforo/ s. m. [dal gr. nekrophóros, comp. di nekro- "necro-" e -phóros "-foro"]. - (mest.) [chi porta via i morti] ≈ (spreg.) beccamorti, becchino. ‖ affossatore, seppellitore. ...
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spiffero /'spif:ero/ s. m. [der. di spifferare]. - [soffio d'aria che penetra da un'apertura stretta: senti che s. viene da sotto la porta!] ≈ refolo, spiraglio. ↑ corrente (d'aria), giro d'aria, riscontro. ...
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Fabio Rossi
arte. Finestra di approfondimento
Arti alte e basse - La vasta estensione semantica di questo termine era già tutta nel lat. ars artis, che voleva dire almeno «maniera di agire», «talento», [...] di notaio è assai redditizia). Oppure professione sottolinea il forte coinvolgimento in un’attività (questo signor dottore porta alta la sua professione [C. Goldoni]), mentre lavoro e mestiere sottolineano l’aspetto della fatica, della costrizione ...
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iettatore /jet:a'tore/ s. m. [voce di origine merid., der. di iettare] (f. -trice). - [persona che porta sfortuna, anche contro la sua stessa volontà] ≈ (fam.) corvaccio, (fam.) corvo (o uccello) del malaugurio, [...] (fam.) gufo, menagramo, (region.) portaiella. ↔ portafortuna ...
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imberbe /im'bɛrbe/ agg. [dal lat. imberbis, der. di barba "barba¹", col pref. in- "in-²"]. - 1. a. [che non ha ancora la barba: volto i.] ≈ glabro, (lett.) implume. ↔ barbuto. ↑ irsuto, peloso. b. (fig., [...] scherz.) [di giovane privo di esperienza] ≈ (lett.) implume, inesperto, ingenuo, novellino, pivellino, principiante, (fam.) sbarbatello. 2. (lett.) [che non porta la barba] ≈ rasato, sbarbato. ↔ (lett.) barbato, barbuto. ...
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sprangare v. tr. [der. di spranga] (io sprango, tu spranghi, ecc.). - 1. [chiudere fermando con una o più spranghe: s. la porta di casa] ≈ sbarrare. ↓ serrare. ↔ aprire, disserrare. ↑ spalancare. ‖ forzare. [...] 2. (estens.) [colpire con una spranga: s. qualcuno alla testa] ≈ bastonare, manganellare, randellare, stangare ...
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immettere /i'm:et:ere/ [dal lat. immittĕre, der. di mittĕre "mandare", col pref. in- "in-²"] (coniug. come mettere). - ■ v. tr. 1. [mettere o mandare dentro, per lo più liquidi o aeriformi, anche con la [...] percorso e sim., andare a finire, con le prep. in, su: un corridoio che immette nel salone; una porta che immette sulla strada] ≈ condurre (a), portare (a), sboccare. ■ immettersi v. intr. pron. [spec. di corso d'acqua, strada e sim., andare a finire ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai breve (8-10 cm di lunghezza) e di grosso...
porta-
porta- [Der. del tema di portare] [LSF] Primo elemento di parole composte che indicano oggetti destinati a reggere o custodire qualcosa: portafusibile, portalampada, portaobiettivi, portaoculare, ecc.