decollo
decòllo s. m. [der. di decollare2]. – 1. La manovra di partenza di un aeromobile dal suolo (pista dell’aeroporto, ponte di una portaerei) o dall’acqua; d. verticale, quello tipico degli elicotteri [...] e dei velivoli azionati mediante turboelica, turbogetti o razzi, tali da fornire spinte superiori al peso del velivolo. 2. fig. Nel linguaggio econ. e polit., termine (anche d. economico) entrato nell’uso, ...
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STOVL
〈stòvl〉 s. m. – Sigla dell’ingl. Short Take Off and Vertical Landing «decollo corto e atterraggio verticale», con cui viene indicato, nell’aviazione di marina, un velivolo a reazione derivato dai [...] imbarcato su unità navali militari portaeromobili (incrociatori, ecc.) di dimensioni più piccole rispetto a quelle delle vere e proprie portaerei; è in grado di decollare in 100-150 metri, grazie al trampolino di lancio della nave. Al ritorno dalla ...
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perplimere
v. tr. In usi colloquiali o scherzosi, anche assoluti, rendere perplesso || v. intr. pron. Essere, diventare perplesso. ♦ Lo sceicco del terrore [Osama bin Laden] è stato invece sepolto «secondo [...] tradizione islamica» nel tempio meno islamico del mondo: la portaerei americana Carl Wilson. Una cerimonia durata meno di un'ora: il corpo lavato, avvolto in un lenzuolo bianco, infilato in un sacco e fatto scivolare nel Golfo Persico da una tavola ...
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Nave militare che consente il decollo, l’appontaggio, il ricovero e la manutenzione, nonché il controllo operativo di aerei militari di vario tipo (v. fig.). Le navi p. erano uno degli elementi principali delle marine militari, poiché consentivano...
Lo sviluppo di altre unità (portaerei, aerei, ecc.) e di nuovi mezzi di offesa (bomba atomica, armi a reazione, siluri aerei, ecc.) per la guerra aeronavale (non esistendo più una guerra semplicemente marittima) rende ormai dubbia la realizzazione...