padiglione
padiglióne s. m. [lat. papilio -ōnis «farfalla», e anche «tenda militare»]. – 1. a. Tenda da campo, di grandi dimensioni e riccamente addobbata, che un tempo si usava innalzare negli attendamenti [...] finestre, porte, arcate, ecc. c. In araldica, il manto proprio delle armi degli imperatori, re e principi sovrani, di velluto, schiena. b. Nelle lance da giostra, il pezzo di lamiera diferro, svasato, che avvolge l’impugnatura dell’arma per riparare ...
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timpano
tìmpano s. m. [dal lat. tympănum, gr. τύμπανον, con i sign. 1 e 3]. – 1. Strumento a percussione, costituito di un bacino emisferico di metallo chiuso da una membrana che, più o meno tesa mediante [...] ; anche la parte triangolare o arcuata sovrastante la cornice di coronamento di facciate, finestre o portedi edifici e chiese di epoca rinascimentale e barocca. 5. Nel torchio tipografico, telaio diferro su cui è tesa una tela, sulla quale si ...
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ringhiera
ringhièra s. f. [da un disus. aringhiera, der. di aringo (cfr. lat. mediev. arengaria); v. arengo e arengario]. – 1. ant. Tribuna, balcone o altro luogo elevato, dove saliva chi doveva arringare [...] palagio de’ Signori (Machiavelli). 2. a. Parapetto leggero, di legno o metallo, solitamente a elementi verticali, talora di composizione più elaborata e spesso artistica (per es., le r. in ferro battuto tipiche dello stile liberty): è utilizzato come ...
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invito2
invito2 s. m. [der. di invitare1]. – 1. a. L’atto d’invitare una persona, di chiederle cioè d’essere nostro ospite o commensale, di venire con noi in qualche luogo, di prendere parte con noi [...] si ritirano in segreteria; i. sacro, manifesto, per lo più affisso alle porte delle chiese, con cui s’invitano i fedeli alle sacre funzioni. b. letter toglie il ferro dalla linea, scoprendo un bersaglio all’avversario: i. di prima, di seconda, ecc ...
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serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune [...] . per impedire che si entri in un luogo o se ne esca, assicurando la serratura o eventuali altri sistemi di chiusura: s. le porte della città; s. l’uscio di casa; s. la finestra; s. la stalla; s. bottega (anche fig., sospendere, cessare il lavoro o l ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] talora segnati sui due lati di alcune porte d’ingresso); più esplicitamente, t. a sé (la porta, il cancello, l’imposta nell’uso ant., attirare, attrarre: come la calamita tira il ferro (Sacchetti); verso Dio Tutti tirati sono e tutti tirano (Dante). ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] fiume (G. Villani). Più genericam., di strade o di ambienti, condurre, portare a un luogo: la via che a disposizione, offrire, cedere, consegnare ad altri perché ne faccia uso; m. a ferro e a fuoco, devastare; m. a fuoco, un obiettivo o altro (v. ...
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(rom. Porțile de Fier; serbocr. Derdap; ted. Eisernes Tor) Stretto passaggio, lungo circa 3 km e largo 160 m, al confine serbo-romeno, tra Orșova e Turnu Severin, dove il Danubio si apre la strada tra i Carpazi e i Balcani. Nel 1896 per consentire...
ferro
Luciano Graziuso
Adoperato quasi sempre in senso proprio, il vocabolo ricorre alcune volte, in sede di paragone, nel Convivio, là dove D. difende il volgare dalle accuse di coloro che, per mascherare la propria imperizia, danno colpa...