postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi [...] del valore del nuovo e dell’inedito, si sono proposte di superare le istanze razionalistiche del movimento moderno (v. moderno, n. 1 b) – al quale viene tra l’altro imputato un eccessivo impoverimento del linguaggio architettonico –, abbandonando ...
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postscenio
postscènio s. m. [adattamento del lat. post-sc(a)enium, comp. di post- e scaena «scena»], non com. – Nel teatro antico, lo spazio ai lati e dietro la scena murata, corrispondente al moderno [...] retroscena ...
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vacansia s. f. Spiacevole sensazione di irritabilità o viceversa di oppressione causata dall’incapacità di dedicarsi al riposo e allo svago, rinunciando serenamente ai ritmi di solito frenetici dell’attività [...] Maura Gancitano e Andrea Colamedici hanno pubblicato un post a proposito della vacansia: "Chiamiamo ironicamente (ma persone nei momenti di ferie e di pausa. È il paradosso moderno per cui, nonostante ci si trovi fisicamente a riposo o in vacanza ...
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sipa
avv. [lat. sīc rafforzato con post «poi»; cfr. sipo del bolognese moderno e di altri dialetti settentr.]. – Forma rafforzata dell’affermazione sì, nel dialetto bolognese ant.; ne fa cenno Dante [...] (Inf. XVIII 60-61): tante lingue non son ora apprese A dicer ‛sipa’ tra Sàvena e Reno; cfr. anche Tassoni (La secchia rapita I, 5): tra quei del Sipa [i Bolognesi] antica lite E quei del Potta [i Modenesi] ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti [...] e cade invece in inevitabili, inestricabili contraddizioni. Nell’idealismo post-kantiano e per Hegel in partic., la dialettica è la sintesi della tesi e dell’antitesi. 3. Nel pensiero moderno, e anche nel linguaggio com. (in diretta connessione con le ...
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res
s. f., lat. [affine al sanscr. rāḥ «possesso, bene, ricchezza»]. – Termine latino che, coprendo l’intero campo semantico dell’ital. «cosa», significò anche «possesso, bene economico», e in quest’ultimo [...] nel diritto romano, è usato ancora nel linguaggio giur. moderno, anche in espressioni partic. come res derelicta, res nullius possibili soluzioni del problema degli universali: ante rem e post rem, per significare che l’universale esiste già prima ...
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notabilare
agg. Relativo ai notabili, a chi occupa una posizione particolarmente in vista; oligarchico. ◆ Attraverso un rapido excursus nella storia politica italiana ed europea, [Vittorio] Valenza illustra [...] Politica) • Nel nostro paese […] la transizione al moderno aveva conosciuto scansioni traumatiche, perché la modernizzazione politica e socialisti, aveva aggredito la struttura notabilare dell’Italia post-unitaria (l’Italia «dei liberali» più che l’ ...
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post-occidentale
agg. Che tende a superare gli schemi del mondo occidentale.
• È lecito parlare di un mondo post-occidentale oltre che post-moderno? [Gian Enrico] Rusconi osserva che, a prima vista, tutte le utopie illuministiche sono in forte...
Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della Macedonia del Nord e Bulgaria e a E con...