pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle [...] ricerche aventi per oggetto la relazione dei segni (linguistici o altri) con chi li usa (e quindi le motivazioni, le intenzioni, le credenze, le convenzioni culturali, ecc.); tale studio è connesso e complementare ...
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prammatica
prammàtica (ant. pragmàtica) s. f. [dal lat. tardo pragmatĭca (sanctio): v. prammatico]. – 1. Nome con cui, per abbreviazione di prammatica sanzione (v. prammatico), sono indicate, nel linguaggio [...] giur. del passato e negli storici del diritto, leggi (o editti o decreti) di emanazione regia su determinati oggetti, per es. in materia costituzionale, o tendenti a regolare comportamenti pubblici (come, ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero [...] . b. In senso spreg., soprattutto nella polemica politica, complesso di idee astratte, senza riscontro nella realtà, o mistificatorie e propagandistiche, cui viene opposta una visione obiettiva e pragmatica della realtà politica, economica e sociale. ...
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franchismo
s. m. – Il regime politico instaurato in Spagna alla fine della guerra civile come dittatura del generale Francisco Franco Bahamonde (v. franchista), che cercò di armonizzare le forze falangiste, [...] cattoliche e monarchiche con le gerarchie militari in una politica pragmatica tendente a trasformare gradualmente il regime in una monarchia parlamentare. ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] con sign. più ristretto, secondo la definizione di Ch. Morris (1901-1979), uno dei tre settori (gli altri due sono la pragmatica e la sintattica) in cui si suddivide la semiotica, in partic. quello che studia la funzione dei segni dal punto di vista ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica [...] i rapporti formali dei segni tra loro), la semantica (che studia i rapporti dei segni con ciò che essi designano) e la pragmatica (che studia i rapporti dei segni con chi ne fa uso). 3. In diritto, s. giuridica, studio del linguaggio prescrittivo e ...
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prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo [...] a casi concreti di una determinata norma giuridica. 2. Col nome di p. sanzione (già presente in lat. tardo, pragmatica sanctio, nelle Novellae di Giustiniano) sono stati indicati varî tipi di provvedimenti: a. Nel basso Impero e nell’Impero bizantino ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico attraverso cui si realizza il processo...
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...