porporino
agg. [der. di porpora]. – Che ha il colore della porpora, rosso vivo: una seta p.; labbra, gote p.; un prato d’erba minutissima e piena di fiori p. e d’altri (Boccaccio); Belle rose p. (Chiabrera). ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] . sul) mare. f. In riferimenti geografici, indica non altezza ma latitudine maggiore, o significa, più genericam., oltre, di là da: Prato si trova s. Firenze, sulla linea per Bologna; le montagne s. la pianura padana; ben cento miglia sopra Tunisi a ...
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seminato
agg. e s. m. [part. pass. di seminare]. – 1. a. Su cui è stata sparsa la semente: un terreno, un campo s., e specificando s. a grano; aiuole s. a geranî. Frequente come s. m. con sign. neutro, [...] in discussione, e ant. anche uscire di cervello, impazzire, farneticare. b. agg., fig. Cosparso, pieno: un cielo s. di stelle; un prato s. di fiori; essendo già le tavole messe e ogni cosa d’erbucce odorose e di be’ fiori seminata (Boccaccio); tornò ...
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ciclopalla
s. f. [comp. di ciclo2 e palla1]. – Gioco sportivo modellato sul calcio, nel quale i giocatori gareggiano in bicicletta; viene praticato in sala (con due giocatori per squadra) o su prato [...] (con sei giocatori per squadra), e la palla può essere colpita solo con le ruote della bicicletta ...
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raro
agg. [dal lat. rarus]. – 1. a. non com. Poco compatto, poco denso (più com. rado): L’essercito di Cristo ... Si movea tardo, sospeccioso e raro (Dante); se così fussi, dovrebbono i baleni e i fulmini, [...] situati a intervalli relativamente grandi rispetto allo spazio in cui sono distribuiti (più com., anche in questo senso, rado): nel prato non erano rimaste che r. erbe; uscendo dalla città le case si fanno sempre più rare; aguzzo il capo e sparso ...
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rasare
v. tr. [der. di raso1, part. pass. di radere]. – 1. Tagliare via il pelo col rasoio in modo che la superficie della pelle diventi liscia; radere completamente: r. e farsi r. i capelli o la testa [...] di una pelle; r. un feltro. 2. a. Pareggiare la superficie d’un oggetto togliendo le sporgenze: r. le siepi; r. l’erba di un prato. In partic., togliere con la rasiera o con altro arnese la parte che eccede dall’orlo di una misura di capacità o di un ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] , ci vorrà una m. di circa due ore; ci facciamo ancora mezz’ora di m. e poi ci concediamo una bella merenda su un prato; mettersi in m., iniziare il cammino; anche assol., in marcia!, come invito a iniziare o a riprendere il cammino. d. Nome dato a ...
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miniproroga
(mini-proroga), s. f. Breve proroga. ◆ [tit.] Mini-proroga per il Giubileo / Decisione entro la fine del mese [testo] Conto alla rovescia per la decisione del Governo sui definanziamenti [...] ristrutturazione nelle nostre case. (Giornale, 16 ottobre 2001, p. 41, Speciale Edilizia) • Il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, è pronto in qualunque momento a disporre attraverso il consiglio di amministrazione una ulteriore mini-proroga al ...
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marcita
s. f. [voce dei dial. lomb., der. di marcire]. – Speciale coltura pratense diffusa in partic. nella pianura padana, a valle della linea delle risorgive permanenti (in Lombardia e, meno, in Piemonte), [...] l’acqua delle risorgive stesse (avente temperatura di 8-12 °C): questa, scorrendo ininterrottamente sul terreno, impedisce il raffreddarsi del rivestimento erboso del prato, che continua a crescere anche se la temperatura dell’aria è molto bassa. ...
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marcitoio
marcitóio agg. e s. m. [der. di marcire]. – 1. agg. Prato m., lo stesso che marcita, marcitoia. 2. s. m. Ampia vasca nella quale si fanno macerare i cenci nelle cartiere; maceratoio. ...
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Comune della Toscana (97,3 km2 con 194.223 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a 61 m s.l.m. presso lo sbocco in pianura della valle del Bisenzio, ai piedi del gruppo calcareo della Calvana. Fino agli inizi del 20° sec. lo sviluppo...
Tratto più o meno esteso di terreno coperto d’erba che viene totalmente o in parte falciata per essere impiegata, fresca o conservata, per l’alimentazione del bestiame. Il p. differisce dal pascolo perché mentre nel primo l’erba viene falciata,...