sorgere
sórgere (ant. o poet. sùrgere) v. intr. [lat. sŭrgěre, sincope di subrĭgĕre, comp. di sub «sotto» e regĕre «reggere»; il sign. 1 c si specifica nel linguaggio marin. catalano, diffondendosi anche [...] (Pulci). 2. fig. a. non com. o letter. Di acque, scaturire, sgorgare: l’Arno sorge dal Falterona; in mezzo al prato sorgeva una limpida fonte; Surge nel mezzo giorno Una fontana, e tien nome del Sole (Petrarca). b. Nascere, mostrarsi, apparire: sono ...
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ripa
s. f. [lat. rīpa; cfr. riva]. – 1. Variante letter. o region. di riva: né [il lago] da altra r. era chiuso che dal suolo del prato (Boccaccio); il pastorel ... arguto carme Sonar d’agresti Pani [...] Udì lungo le ripe (Leopardi); specifica tuttavia, spec. nel linguaggio venatorio, nella denominazione uccelli di r., i palmipedi, spec. i trampolieri, e quelli che frequentano le rive e spiagge del mare. ...
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riparare2
riparare2 (ant. reparare) v. intr. [dal provenz. repairar, che è il lat. tardo repatriare (der. di patria), propr. «ritornare in patria»] (aus. essere). – 1. Rifugiarsi, spec. di chi cerca [...] ripara sotto la frasca, ha quella che piove e quella che casca (prov.). 2. ant. Prendere stanza, albergare, dimorare; nell’intr. pron.: un ser Cepparello da Prato, il quale molto alla sua casa in Parigi si riparava (Boccaccio). V. anche rempairare. ...
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terzuolo1
terzuòlo1 (pop. terzòlo) agg. e s. m. [der. di terzo]. – Fieno t. (o semplicem. terzuolo), il terzo taglio annuale del fieno di un prato naturale. ...
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camporella
camporèlla [der. di campora, ant. pl. di campo], settentr. – Campicello, piccolo prato: andare in camporella, appartarsi per amoreggiare in campagna. ...
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uguagliare
(o eguagliare) v. tr. [der. di uguale, eguale] (io uguàglio o eguàglio, ecc.). – 1. Rendere una cosa uguale a un’altra oppure due o più cose uguali tra loro; pareggiare: per u. le due assi [...] come membri le due espressioni date. 2. Rendere uniforme, liscio, senza ondulazioni: u. una siepe, u. l’erba di un prato, ridurle ad altezze uniformi. 3. a. Giungere a possedere una qualità, positiva o negativa, in grado ugualmente elevato: nessuno ...
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riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare [...] riposa ... b. Riferito a facoltà fisiche e psichiche, spesso con la particella pron.: la vista, in mezzo al verde dei prati, riposa o si riposa; i suoi occhi affaticati dalla lettura si riposavano nell’ampio paesaggio; la mente si riposa dallo studio ...
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antiteppismo
(anti-teppismo), agg. Che si propone di arginare il fenomeno del teppismo. ◆ [tit.] Varato il piano anti-teppismo / Corea, bombe d’acqua contro gli hooligans ai Mondiali del 2002 [testo] [...] alcuni casi può servire, però altre volte bisognerebbe cambiare la direzione dello zoom: non verso la gradinata, ma direttamente sul prato. Dove un bel po’ di gaglioffi impuniti danno il meglio di sé. (Maurizio Crosetti, Repubblica, 18 marzo 2003, p ...
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parco2
parco2 s. m. [lat. mediev. pàrricus, prob. di origine germ.; in alcuni sign., e spec. in quelli del n. 5, è modellato sul fr. parc] (pl. -chi). – 1. a. Ampio bosco, per lo più recintato, in cui [...] tecnologia o centri di ricerca scientifica. 2. Terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, spesso ornato con vasche, fontane, piccoli edifici e sim., destinato a svago e passeggio: p. pubblico ...
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pareggiamento
pareggiaménto s. m. [der. di pareggiare]. – L’operazione, l’atto del pareggiare (nei varî sign. del verbo), e l’effetto che ne segue: p. di un terreno, delle erbe di un prato; p. dei conti; [...] p. del bilancio. In partic., forma di equiparazione di scuole non statali a quelle pubbliche, che comporta la validità dei titoli di studio da esse rilasciati (v. pareggiato) ...
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Comune della Toscana (97,3 km2 con 194.223 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a 61 m s.l.m. presso lo sbocco in pianura della valle del Bisenzio, ai piedi del gruppo calcareo della Calvana. Fino agli inizi del 20° sec. lo sviluppo...
Tratto più o meno esteso di terreno coperto d’erba che viene totalmente o in parte falciata per essere impiegata, fresca o conservata, per l’alimentazione del bestiame. Il p. differisce dal pascolo perché mentre nel primo l’erba viene falciata,...