quinamonte
quinamónte avv. [comp. dell’ant. quine, forma rafforzativa di qui, e a monte]. – Lassù in alto (ant. voce del contado toscano): I’ sono stato ad Empoli al mercato, A Prato, a Monticegli, a [...] San Casciano, A Colle, a Poggibonzi e San Donato, A Grieve e quinamonte a Decomano (Nencia da Barberino). ◆ Si usò anche quinavalle o quindavalle, laggiù in basso ...
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nabissare
v. tr. e intr., ant. e letter. – Aferesi di inabissare, sprofondare nell’abisso, in senso proprio e fig.: intendi ... a te detta quella parola che disse l’Angelo a Lotto, quando voleva n. Soddoma [...] nell’intr. o intr. pron., infuriarsi, imperversare, tempestare facendo gran rumore e confusione: Agnolo ... giunse alla Porta del Prato ... correndo e nabissando, che fece smemorare e’ gabellieri (Sacchetti); e così si nabissava, come se la fante in ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] di s. m., luogo vicino, vicinanza; per lo più al plur.: una villa nei p. di Roma, nei p. del lago; sbucando dal prato ci troviamo in mezzo al parcheggio intasato di veicoli, auto, pullman e torpedoni, come se fossimo nei p. di una località turistica ...
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slargo
s. m. [der. di slargare] (pl. -ghi). – Punto in cui una strada, un corso d’acqua o una valle, ecc., si allarga formando uno spazio più ampio: cerco cogli occhi un po’ di s. per respirare tra quel [...] fitto di case (A. Baldini); la piazza non è veramente che uno s. dell’unica strada del paese (C. Levi); c’era uno s. del torrente, e la valle era un prato digradante a conca (I. Calvino). ...
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desco
désco s. m. [lat. dĭscus «disco», gr. δίσκος] (pl. -chi). – 1. a. Tavola per mangiare, mensa: trovolla ... a desco che desinavano (Boccaccio); Desco fiorito d’occhi di bambini (Pascoli); nell’uso [...] . D. molle, spuntino, merenda, spec. se fatti senza stendere la tovaglia sulla tavola; scherz., merenda fatta sull’erba di un prato. c. D. da parto, sorta di vassoio di legno, spesso decorato e dipinto con scene varie, anche opera di pittori celebri ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] genere il meraviglioso progresso rivelato dai loro prodotti; i m. dell’arte, i grandi capolavori, soprattutto delle arti figurative (e Prato dei m. è comunem. detto lo spiazzo erboso di Pisa da cui si elevano i capolavori architettonici del Duomo col ...
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miriade
mirìade s. f. [dal lat. tardo myrias -ădis, gr. μυριάς -άδος, der. di μύριοι «diecimila»]. – 1. Nell’antico sistema numerale greco, cifra corrispondente a 10.000 unità (abbreviata nelle epigrafi [...] di essere usata per indicare il numero 10.000): una m. di stelle; miriadi d’insetti, di mosche, di cavallette; Prato è una città piena di fracasso, infestata da una m. di piccole motociclette multicolori e rumorosissime (Lalla Romano); a miriadi, in ...
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alfana
s. f. [dallo spagn. alfana, voce di origine araba]. – Cavallo arabo forte, robusto e focoso: Il grave scontro fa chinar le groppe Sul verde prato alla gagliarda a. (Ariosto). Nell’uso letter., [...] cavalcatura in genere: l’a. che strascica su l’orlo de la via Sotto gualdrappe e cingoli la lunga anatomia D’un corpo che invecchiò (Carducci, parlando del romanticismo) ...
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biliardo
(o bigliardo) s. m. [dal fr. billard, der. di bille «palla»]. – Gioco che consiste nel fare correre e incontrare, secondo determinate regole, delle palle di avorio (oggi anche, spesso, di plastica [...] buche, quattro agli angoli e due a metà delle sponde più lunghe (nel b. italiano; senza buche invece nel b. francese). In similitudini, con l’uno o con l’altro senso: un prato piano come un b., perfettamente liscio; calvo come una palla di biliardo. ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] . 5. agg. In agraria, di pianta che è stata sottoposta a forzatura; coltivazione f., quella nella quale le piante vengono forzate; prato f., quello, soprattutto, del trifoglio ladino, quando sia seminato fra la segale e l’avena da foraggio. 6. s. m ...
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Comune della Toscana (97,3 km2 con 194.223 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a 61 m s.l.m. presso lo sbocco in pianura della valle del Bisenzio, ai piedi del gruppo calcareo della Calvana. Fino agli inizi del 20° sec. lo sviluppo...
Tratto più o meno esteso di terreno coperto d’erba che viene totalmente o in parte falciata per essere impiegata, fresca o conservata, per l’alimentazione del bestiame. Il p. differisce dal pascolo perché mentre nel primo l’erba viene falciata,...