stupore
stupóre s. m. [dal lat. stupor -oris, der. di stupēre «stupire»]. – 1. Forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire: Oppresso di stupore, [...] di s.; riaversi, riprendersi dallo s.; come esclamazione parentetica: si volse e, stupore!, non lo vide più; in posizione di predicato, di fatto che provoca grande meraviglia: la sua improvvisa apparizione fu uno s. per tutti. 2. ant. a. Condizione ...
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ovvio
òvvio agg. [dal lat. obvius, propr. «che va incontro», comp. di ob- e via «via2»], letter. – Che si presenta spontaneamente e facilmente al pensiero o all’immaginazione, come cosa naturale, ordinaria, [...] pare l’interpretazione più o.; è un fatto o.; stai dicendo una cosa ovvia. Frequente con valore neutro in funzione di predicato, è ovvio, è cosa logica, naturale, indiscutibile: è o. che io non potevo saperlo; devi andarci tu: questo è ovvio. ◆ Avv ...
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diadico
dïàdico agg. [der. di diade] (pl. m. -ci). – Relativo a una coppia (o diade), che si riferisce a due enti: predicato d., relazione d.; numerazione d., numerazione in base 2, o binaria; operazione [...] d. (o binaria), operazione mediante la quale a una coppia di elementi in un insieme si fa corrispondere un elemento del medesimo insieme ...
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incanto1
incanto1 s. m. [der. di incantare1]. – 1. L’operazione di incantare con arti magiche, e la condizione di chi è incantato; incantesimo: fare un i.; per opera d’i.; rompere l’i., rompere l’incantesimo; [...] , balla che è un i.; anche, atmosfera di magica dolcezza: non è descrivibile l’i. di quella notte stellata. In funzione di predicato, è un i., di persona o cosa che affascina, che suscita viva ammirazione: ha una bambina che è un i.; questa terrazza ...
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subalterno
subaltèrno agg. [dal lat. tardo subalternus, comp. di sub- e alternus «alterno»]. – 1. Che è subordinato, in sottordine e in diretta dipendenza, rispetto ad altri di grado maggiore, o anche, [...] talora assai gravi. 2. Nella logica scolastica, proposizioni s., due proposizioni che abbiano uguali il soggetto e il predicato, uguale anche la qualità, ma differiscano nella quantità, essendo l’una universale e l’altra particolare: dalla verità ...
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subcontrario
subcontràrio agg. [dal lat. tardo subcontrarius, comp. di sub- e contrarius «contrario»]. – Nella logica scolastica, proposizioni s., due proposizioni di uguale soggetto e predicato, ed [...] entrambe particolari, ma opposte nella qualità, cioè l’una affermativa e l’altra negativa (es.: «alcuni popoli sono bianchi, alcuni popoli non sono bianchi»): la loro caratteristica è quella di poter essere ...
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contraddittorio
contraddittòrio (o meno corretto contradittòrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo contradictorius, agg.]. – 1. agg. a. Che è in contraddizione, in contrasto; per lo più al plur. e con valore [...] si contraddicono a vicenda, contrastanti, opposti. In filosofia, proposizioni c., due proposizioni che, avendo eguale soggetto e predicato, differiscono sia nella qualità (cioè nell’essere affermativa o negativa) sia nella quantità (cioè nell’essere ...
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dianoia
dïànoia s. f. [traslitt. del gr. διάνοια]. – Nella filosofia aristotelica, la conoscenza razionale, o «sapere discorsivo», ossia l’attività mentale che scinde nella dualità giudicante del soggetto [...] e del predicato l’unità dell’oggetto offerto dall’intuizione intellettuale del pensiero noetico (v. noesi). ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] ecc.); un problema di s. importanza, e assol. una questione s., non fondamentale, non principale. Con valore neutro in funzione di predicato: importa soprattutto provvedere alla salute pubblica, tutto il resto è s.; che tu ci creda o no, è per me del ...
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intensione
intensióne s. f. [dal lat. intensio -onis, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – 1. Sinon., letter. e ormai ant., di intensità, soprattutto in senso assol., come stato di [...] «denotazione») il particolare e preciso contenuto, la qualità o proprietà individuale, la «connotazione» di un termine, di un predicato, di un enunciato. Analogam., nella semantica, definizione per i., quella che indica i caratteri, le proprietà, le ...
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PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava letteralmente "ciò che viene asserito,...
triadico, predicato
Nella logica matematica, un predicato si dice t. se lega tra loro tre individui o elementi: per es., è t. il predicato «... è figlio di… e di…» e «su una retta r, il punto ... è compreso tra ... e ...».