didattico
didàttico agg. [dal gr. διδακτικός «atto a istruire», der. di διδάσκω «insegnare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda l’insegnamento: metodo d., programma d.; lo svolgimento dell’attività d.; [...] aspirante psicanalista deve sottoporsi, come indispensabile preparazione. 2. Non com. come s. m., riferito (per lo più come predicato: è un didattico) a persona, spec. scrittore, che assume un tono cattedratico o presume, con sussiego, d’insegnare ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto [...] , di m. contagio (Manzoni); scusa non richiesta è accusa m., traduz. del prov. lat. (mediev.) excusatio non petita, accusatio manifesta. In funzione di predicato con valore neutro: è m., appare m. che ..., è evidente, appare evidente; e come compl ...
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identico
idèntico agg. [dal lat. mediev. identicus, der. di idem «medesimo»] (pl. m. -ci). – 1. Interamente uguale: copia i. all’originale; le due situazioni mi paiono i.; avere opinioni i., gusti i.; [...] come rafforzativo: la stessa i. persona, proprio lei e non altri. Come predicato con valore neutro, è identico, è la stessa cosa, non c’è differenza. 2. In matematica, due elementi di un insieme si dicono identici quando coincidono; se si tratta di ...
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nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità [...] . e pron.): hai visto n.?; c’è n. in casa?; cerca se c’è nessun indizio. 3. Talora usato come sost. e in funzione di predicato, con riferimento a persona che non ha alcun valore, che non conta per niente: si dà delle arie, ma non è n.!; e io chi sono ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, [...] (v. contraddizione, nel sign. 2 a) con l’asserzione, non aristotelica, dell’uguaglianza tra soggetto e predicato. b. In matematica, uguaglianza valida incondizionatamente, verificata cioè da qualsiasi valore o gruppi di valori delle variabili che ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] e tecn.: a. In filosofia, che è comune a più realtà individue, a una molteplicità o totalità di enti, o che può essere predicato di più soggetti: le proprietà u. (o, come s. m., l’universale) di una classe, di un genere; concetti, attributi u.; dati ...
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divisivo
diviṡivo agg. [dal lat. tardo divisivus]. – Che divide: come una linea d., si allunga la sottile zona di sole (D’Annunzio). Nella logica formale, giudizî d., i giudizî composti, in cui il predicato [...] enuncia partitamente le varie classi in cui s’intende dividere il concetto del soggetto (per es.: «le forze armate possono essere terrestri, navali o aeree») ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] ’u., ecc., v. l’agg. determinante benedetto, grande, povero, ecc. Come elemento pleonastico o lievemente enfatico in funzione di nome del predicato: è un u. onesto (o un onest’uomo); è un u. coraggioso; senza sua moglie è un u. perso, incapace di ...
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convenienza
conveniènza s. f. [dal lat. convenientia, der. di convenire «convenire»]. – 1. a. L’essere conveniente, adatto, corrispondenza d’una cosa a un’altra, proporzione: c. dei mezzi col fine; c. [...] delle parti tra loro, delle parti col tutto; c. dello stile all’argomento; c. del predicato al soggetto. b. In senso morale, decenza, decoro: atto che offende la convenienza. c. Nell’estetica classica e nella retorica antica, la coerenza fra la forma ...
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mantenere
mantenére v. tr. [lat. manu tenere «tenere con la mano»] (coniug. come tenere). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, rimanga in essere e in efficienza; è quindi spesso sinon. di [...] . l’ordine; m. il contatto con il nemico. b. Far rimanere qualche cosa in una determinata condizione (che si specifica con opportuno predicato o complemento): m. agile il corpo, vigile la mente, vivo il ricordo; m. caldo il tè; m. la macchina a pieno ...
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PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava letteralmente "ciò che viene asserito,...
triadico, predicato
Nella logica matematica, un predicato si dice t. se lega tra loro tre individui o elementi: per es., è t. il predicato «... è figlio di… e di…» e «su una retta r, il punto ... è compreso tra ... e ...».