giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] del misfatto. 2. a. In filosofia, funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato: g. analitico, sintetico, a priori, a posteriori; g. empirico, g. estetico. b. Nel linguaggio com., qualsiasi affermazione ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] cui da una proposizione se ne ricava un’altra la quale, presentando invertito l’ordine dei termini (soggetto e predicato) risulti equivalente: c. semplice, quando non occorre mutare la qualità della proposizione; c. «per accidens», nel caso opposto ...
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convertibile
convertìbile agg. [dal lat. tardo convertibĭlis]. – Che si può convertire, cioè trasformare, mutare: l’energia elettrica è c. in energia meccanica; biglietto di banca c., cambiabile dalla [...] tetto apribile o l’applicazione di una capote. Nella logica formale, proposizione c. in un’altra, quella dalla quale è possibile ricavare un’altra che, presentando invertito l’ordine dei termini (soggetto e predicato), risulti tuttavia equivalente. ...
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riflettere
riflèttere (ant. reflèttere) v. tr. e intr. [dal lat. reflectĕre, propr. «ripiegare, volgere indietro», comp. di re- e flectĕre «piegare»] (part. pass. riflèsso nei sign. del n. 1, riflettuto [...] (ted. reflektive Urteilskraft, «giudizio riflettente»), nella quale caratterizza il giudizio estetico in cui il bello come predicato nulla aggiunge alla conoscenza del soggetto del giudizio, in contrapposizione al «giudizio determinante» con cui si ...
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difficile
diffìcile agg. [dal lat. difficĭlis, comp. di dis-1 e facĭlis «facile»]. – 1. a. Non facile, che richiede quindi sforzo, fatica, attenzione, abilità: d. a fare, a dire, a ottenere; impresa [...] facile, in alcuni suoi usi recenti, per indicare inettitudine, scarsa disposizione: avere il sorriso d., essere restìo a sorridere. Come predicato, con valore neutro: è d. avere tutto ciò che si vuole; è assai d. convincerlo; con la negazione, non è ...
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pacifico1
pacìfico1 agg. (ant. pacéfico) [dal lat. pacifĭcus, comp. di pax pacis «pace» e -ficus «-fico»] (pl. m. -ci). – 1. Che ama la pace, che rifugge da atti di forza, di sopraffazione, di guerra: [...] da Ercule, ne rimase Ercule in pacefica possessione [di Deianira] (Boccaccio); un’affermazione, una conclusione p.; una verità p.; come predicato con valore neutro: è p. che sarò io a pagare per tutti. 5. Come sost., persona amante della pace e della ...
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incredibile
incredìbile agg. [dal lat. incredibĭlis]. – 1. Non credibile, difficile a credersi: è successo un fatto i.; ho vissuto una i. avventura; un racconto, una storiella i.; i’ vidi volare i pennati, [...] ; ha ammassato i. ricchezze; la sua ingenuità, o la sua faccia tosta, è veramente incredibile. Con valore neutro, in funzione di predicato: è i. quanto sia ostinato; in frasi esclamative: è i.!; pare i.!; i. ma vero! 2. ant. Incredulo, non credente ...
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sagra
(ant. o letter. sacra) s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sagro, variante ant. di sacro1]. – 1. a. ant. Festa, celebrazione religiosa in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare [...] ; la s. del carciofo a Ladispoli. Con uso fig., poco com., in contesti in tono iron., per lo più in funzione di predicato: un arredamento che è la s. del cattivo gusto; fatti e vicende della vita cittadina che costituiscono la s. del malcostume e ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] avere (Boccaccio), cioè un motivo ragionevole, plausibile, che non suscitasse dubbî o critiche. c. Con valore neutro in funzione di predicato: non è o. negare, pretendere, ecc. Come vero e proprio sost. neutro, ciò che è onesto, o anche, talora, l ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] frasi iron. o scherz.), titolo complimentoso: padron mio riverito; e nello stile epistolare: padron mio colendissimo. 3. In funzione di predicato o di agg.: a. Chi esercita un dominio, un potere politico su una zona, un territorio, una popolazione: i ...
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PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava letteralmente "ciò che viene asserito,...
triadico, predicato
Nella logica matematica, un predicato si dice t. se lega tra loro tre individui o elementi: per es., è t. il predicato «... è figlio di… e di…» e «su una retta r, il punto ... è compreso tra ... e ...».