gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, [...] Nei verbi transitivi ha valore passivo, può indicare il futuro e la necessità, e può essere usato sia come attributo sia come predicato, oppure in maniera impersonale (vir laudandus; vir laudandus est; laudandum est); nei verbi intransitivi solo come ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] in un rapporto di esclusione, con riferimento alla copula (nel giudizio negativo vero e proprio: A non è B), con riferimento al predicato (A è non-B) o con riferimento al soggetto (non-A è B); con sign. partic., nella filosofia hegeliana, il momento ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] una risposta e.; gli parlò in modo esplicito. In sintassi, proposizioni e., o di forma e., quelle che hanno il predicato di modo «finito» (cioè indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno cioè il ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] seminata di spine; avere una s. nel cuore; mi hai tolto una s. dal cuore; anche, per lo più in funzione di predicato, con riferimento a persona o cosa che è motivo di cruccio, di preoccupazione: quel ragazzo è stato sempre per i genitori una grande ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere [...] il silenzio, un illustre ignoto, una brutta calligrafia); c. materiale, o implicita, quella esistente fra due giudizî a diverso predicato, di cui però uno invalida l’altro (esiste Dio, non esiste che la materia eterna). Nella tradizione della logica ...
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monadico
monàdico agg. [der. di monade] (pl. m. -ci). – Relativo a una monade, a un unico individuo; in partic., in logica matematica, predicato (o attributo) m., predicato riferibile a singoli individui. ...
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poliadico
poliàdico agg. [der. di poliade2] (pl. m. -ci). – In matematica, relativo a una poliade. In logica matematica, predicato o attributo p., predicato riferibile a più di un individuo; tali sono, [...] per es., i predicati «è uguale a», «è compreso fra», diadico il primo e triadico il secondo. ...
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inconvertibile
inconvertìbile agg. [dal lat. tardo inconvertibĭlis]. – 1. a. Non convertibile; detto soprattutto, nel linguaggio econ., del biglietto di banca o di stato quando non ne sia ammessa la [...] non sono medici» non si può convertire nell’altra «alcuni medici non sono uomini», giacché, stando nella prima il soggetto al predicato come il genere a una delle sue specie, si verrebbe, nella seconda, ad escludere, almeno in parte, una specie dal ...
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copulativo
agg. [dal lat. tardo copulativus, der. di copulare «unire, accoppiare»]. – 1. Che congiunge o serve a congiungere, spec. come termine grammaticale: congiunzioni c., le cong. e, né, in quanto [...] sembrare, stare, rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire e qualche altro, quando servono a unire il soggetto col predicato nominale (per es.: «quel quadro mi sembra bello», «egli rimase assente tutto il pomeriggio», «visse povero», ecc ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] l’attributo di un soggetto. a. Nella filosofia antica, determinazione della realtà e forma attraverso la quale tale realtà viene pensata; così, nel Sofista di Platone, categorie o «generi sommi» sono le ...
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PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava letteralmente "ciò che viene asserito,...
triadico, predicato
Nella logica matematica, un predicato si dice t. se lega tra loro tre individui o elementi: per es., è t. il predicato «... è figlio di… e di…» e «su una retta r, il punto ... è compreso tra ... e ...».