procinto s. m. [dal lat. procinctus -us "assetto di guerra" (der. di procingĕre "cingere, preparare, armare"), che forma le espressioni in procinctu habēre, in procinctu stare "tenere pronto, stare pronto [...] a combattere"]. - [condizione di fatto o situazione imminente, solo nella perifr. prep. in procinto di: essere in p. di partire] ▼ Perifr. prep.: in procinto di ≈ (fam.) lì per lì per, (fam.) in predicato di, sul punto di. ...
Leggi Tutto
meglio /'mɛʎo/ [lat. mĕlius, neutro di melior -oris "migliore"; trattato anche in ital. come comparativo di bene]. - ■ avv. 1. [come compar. dell'avv. bene, in modo migliore: riuscire m. nelle materie [...] appena indicata: ci andrò io o, m., non ci andrà nessuno] ≈ anzi, piuttosto. ■ agg. invar. 1. [in funz. di predicato, come compar. di buono, con i verbi essere, parere, sembrare: questo vino è m. dell'altro] ≈ migliore. ↔ peggio, peggiore. 2 ...
Leggi Tutto
proposizione /propozi'tsjone/ s. f. [dal lat. propositio -onis "il mettere innanzi"]. - 1. [ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma] ≈ affermazione, asserzione, dichiarazione, enunciazione. 2. (gramm.) [...] nella grammatica tradizionale, espressione di senso compiuto costituita per lo più di almeno due elementi, soggetto e predicato: p. principale] ≈ enunciato, frase. ‖ costrutto, periodo. 3. (crit., non com.) [parte introduttiva di un poema nella quale ...
Leggi Tutto
già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] tempo trascorso, spec. con riferimento a un ideale limite di durata: g. fatto?; andiamo, è g. tardi] ≈ oramai, ormai. b. [in frasi esclam. o interr., esprime la meraviglia, la contentezza, il rammarico, ...
Leggi Tutto
grammaticale agg. [der. di grammatica]. - 1. (ling.) [della grammatica, considerato dal punto di vista della grammatica: regole g.; errori g.] ≈ (non com.) grammatico. ↔ agrammaticale. 2. (ling.) [di soggetto [...] in una frase, che si riferisce formalmente al predicato] ↔ logico. ...
Leggi Tutto
mostrare [lat. monstrare, der. di monstrum "prodigio, portento"] (io móstro, ecc.). - ■ v. tr. 1. [sottoporre all'attenzione di altri perché esamini, osservi: m. la merce al cliente] ≈ esibire, esporre, [...] vista: non osa m. in pubblico] ≈ apparire, comparire, presentarsi. ↔ celarsi, nascondersi, occultarsi. 2. (fig.) [dare l'impressione di, con predicato che determina un modo di essere o di sentire: m. commosso, lieto; m. pronto a fare qualche cosa ...
Leggi Tutto
raro agg. [dal lat. rarus]. - 1. (non com.) [spec. di vegetazione e, anche, di capelli e sim., che ha scarsa compattezza: nel prato non erano rimaste che r. erbe; avere una capigliatura r.] ≈ diradato, [...] dalle qualità difficili a trovarsi] ≈ e ↔ [→ RARITÀ (2. b)]. c. [che ha carattere di straordinarietà, come predicato di un verbo essere: è r. che piova tanto] ≈ inconsueto, infrequente, insolito, inusuale. ↑ eccezionale, singolare, straordinario ...
Leggi Tutto
nessuno (ant. o pop. tosc. nissuno) [lat. ne ipse ūnus], solo al sing. - ■ agg. indef. [che esclude in maniera assoluta l'esistenza o la presenza o altra qualità o condizione di una persona, di un animale, [...] ha risposto n.?; c'è n. in casa?] ≈ (non com.) qualcheduno, qualcuno. 3. (fig.) [talora usato come sost. e in funz. di predicato, persona che non ha alcun valore, che non conta niente: si dà delle arie, ma non è nessuno!] ≈ [senza negazione] nullità ...
Leggi Tutto
strazio /'stratsjo/ s. m. [prob. dal lat. distractio (der. di distrahĕre "squarciare, lacerare") per riduzione di pref.]. - 1. a. [riduzione in brandelli, forte menomazione, atroce ferita e sim.] ≈ scempio. [...] pena. ↔ allegria, gioia, godimento, piacere. 3. (fig., fam.) a. [ciò che annoia fortemente e sim., anche come predicato riferito a persona: che s. questo film!; sei proprio uno s.] ≈ afflizione, angoscia, supplizio, tortura. ↓ (fam.) barba, fastidio ...
Leggi Tutto
onesto /o'nɛsto/ [dal lat. honestus "onorato", der. di honos -oris "onore"]. - ■ agg. 1. a. [che agisce con lealtà, rettitudine e sim., astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo: è di [...] , onorato, per bene, pudico, puro. ↔ disonesto, disonorato, impudico, scostumato, svergognato. 4. [con valore neutro in funzione di predicato, ciò che è conforme alle regole dell'onestà: non è o. negare] ≈ corretto, serio. ↔ disonesto, scorretto. 5 ...
Leggi Tutto
PREDICATO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giacomo DEVOTO
. Col latino praedicatum Boezio tradusse il termine logico di καρτηγούμενον o di κατηγόρημα, messo in uso da Aristotele. Questo significava letteralmente "ciò che viene asserito,...
triadico, predicato
Nella logica matematica, un predicato si dice t. se lega tra loro tre individui o elementi: per es., è t. il predicato «... è figlio di… e di…» e «su una retta r, il punto ... è compreso tra ... e ...».