prefiggere /pre'fidʒ:ere/ v. tr. [dal lat. praefigĕre "fissare, mettere prima", der. di figĕre "attaccare, fissare", col pref. prae- "pre-"] (coniug. come figgere, ma il part. pass. è prefisso). - 1. (non [...] . 3. [nella forma prefiggersi, anche seguito da prop. oggettiva implicita, darsi come proposito: mi sono prefisso questo scopo; si era prefisso di studiare otto ore al giorno] ≈ prefissarsi, proporsi, ripromettersi, riproporsi, stabilire. ↑ imporsi. ...
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uni- [dal lat. uni-, tratto da unus "uno, uno solo"]. - Primo elemento di parole composte, che significa "uno, che ha un solo ..., composto di un solo ..." (unisono; unisex, ecc.) e che, talvolta, si alterna [...] con il prefisso mono-. ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] stato di modi distinti, quasi signorili (F. Tozzi); con me si è sempre comportato da signore. Riferito sia alle persone sia ai modi . di g. è formata mediante l’aggiunta di un prefisso al lemma di partenza: incivile, inurbano, maleducato, scortese, ...
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giga- [dal gr. gígas "gigante"]. - In metrologia, prefisso che anteposto al nome di un'unità di misura ne moltiplica il valore per 10g; si abbrevia con G. ...
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indicativo [dal lat. tardo indicativus]. - ■ agg. 1. [che costituisce un chiaro indizio di qualcosa: è un fatto molto i.] ≈ eloquente, istruttivo, rappresentativo, rivelatore, significativo, sintomatico. [...] sim., che indica una quantità non ben definita: cifra, prezzo i.] ≈ approssimativo, approssimato, orientativo. ↔ esatto, preciso. ■ s. m. (telecom.) [numero che si premette a quello dell'abbonato che si desidera chiamare in teleselezione] ≈ prefisso. ...
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suffisso s. m. [lat. suffixus "attaccato sotto", part. pass. di suffigĕre]. - (ling.) [elemento morfologico di una parola che si prospone alla radice o al tema di essa per derivarne un'altra o determinarne [...] il sign.] ≈ ‖ infisso, prefisso. ⇑ affisso. ...
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Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] stato di modi distinti, quasi signorili (F. Tozzi); con me si è sempre comportato da signore. Riferito sia alle persone sia ai modi . di g. è formata mediante l’aggiunta di un prefisso al lemma di partenza: incivile, inurbano, maleducato, scortese, ...
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Prefisso usato in chimica con diversi significati: a) indica un composto che sia una forma polimerica o, comunque, più complessa di quella al cui nome s’aggiunge (per es. metaldeide, metaproteina ecc.); b) in chimica inorganica indica, nella...
METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua origine a una singolare combinazione...