de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] o con soluzioni intermedie» [Gennaro Acquaviva intervistato da Giovanna Casadio]. (Repubblica, 1° novembre 2005, p. 12).
Derivato dall’agg. confessionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
V. anche confessionalizzarsi. ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori [...] (più spesso sostantivato: si può passare solo con il v.); numero v., linea telefonica cui si accede tramite uno speciale prefisso e che consente l’addebito del costo della chiamata al destinatario; pelle v., in conceria, la pelle appena tolta dall ...
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de-confessionare
v. tr. Privare dei sentimenti fideistici e passionali propri dell’appartenenza a un gruppo, a una confessione religiosa. ◆ «De-confessionalizzare l’intellighenzia?». Sarebbe come de-confessionare [...] e Garibaldi lo seguono, mentre i più vecchi si riraccontano le barzellette sui carabinieri. (Alberto Arbasino, Stampa, 7 marzo 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. confessione con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -are1. ...
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esan-
eṡàn- [tratto da esano]. – Prefisso chimico che indica la presenza in un composto organico del radicale monovalente −C6H13, derivato dall’esano: per es., esanòlo, alcole alifatico primario, sinon. [...] di alcole esilico ...
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de-corporativizzazione
s. f. Superamento degli interessi di parte che ostacolano l’agire politico orientato all’interesse comune. ◆ L’Europa continentale ha bisogno di una rivoluzione liberale, ha bisogno [...] . Ne ha bisogno, ovviamente, per reggere alla sfida competitiva di questa fase di sviluppo. (Michele Salvati, Sole 24 Ore, 16 febbraio 2000, p. 6, Commenti e Inchieste).
Derivato dal s. f. corporativizzazione con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decostruito
agg. Che non segue i consueti schemi costruttivi o compositivi; nella moda, con riferimento a giacche, privo di fodera e spalline. ◆ «fra un paio di decenni i critici potrebbero dire che, [...] e cool... Cool... Cool… (Alberto Arbasino, Repubblica, 12 febbraio 2008, p. 50, Cultura).
Derivato dal p. pass. e agg. costruito con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica dell’11 gennaio 1986, p. 26, Cultura (Alberto Arbasino). ...
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decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali [...] d’architettura». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 3 febbraio 2008, p. 39, Cultura).
Derivato dal s. m. costruttivismo con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 10 settembre 1991, p. 25, Cronaca (Guido Vergani). ...
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de-differenziazione
s. f. In biologia, il processo tramite cui una cellula specializzata viene ricondotta allo stato di cellula staminale. ◆ «La clonazione è il modo più semplice per ottenere la de-differenziazione, [...] di auto-ricostruzione nei vertebrati inferiori. (Paola Catapano, Stampa, 15 dicembre 2004, Tuttoscienze, p. 3).
Derivato dal s. f. differenziazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 13 novembre 1998, p. 13, Estero. ...
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dedipietrizzato
(de dipietrizzato), p. pass. e agg. Che rifiuta la presenza, le posizioni politiche o l’imposizione centralista della candidatura di Antonio Di Pietro, esponente politico del centrosinistra. [...] e del nuovo Psi in Toscana. (Simona Poli, Repubblica, 7 marzo 2006, Firenze, p. V).
Derivato dal p. pass. del v. tr. dipietrizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 agosto 1997, p. 4, In primo piano. ...
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de-emozionalizzato
p. pass. e agg. Privato della capacità di provare emozioni. ◆ il rimedio farmacologico al blocco della depressione è peggio del male, perché, mettendo a tacere il sintomo, vietando [...] , sulle ferite della vita, e sulla fatica di vivere. (Umberto Galimberti, Repubblica, 1° febbraio 2000, p. 36, Cultura).
Derivato dall’agg. emozionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato.
V. anche emozionalizzato. ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....