de-cofferatizzarsi
v. intr. pron. Privarsi di legami, condizionamenti o riferimenti relativi alle scelte politiche di Sergio Cofferati, sindaco di Bologna dal 2004. ◆ Le indiscrezioni sugli organigrammi, [...] la Cgil nel corso dell’ultimo anno, come e quanto si sia de-cofferatizzata. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 4 luglio 2003, p. 10, Politica).
Derivato dal v. intr. pron. cofferatizzarsi con l’aggiunta del prefisso de-.
V. anche cofferatizzarsi. ...
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decofferatizzato
p. pass. e agg. Sottratto all’autorità di Sergio Cofferati. ◆ Sul muro in fondo allo stanzone e alle finestre sventolano gli striscioni, «zona decofferatizzata», ed è soprattutto di [...] «zona decofferatizzata». Molti passanti però hanno battibeccato con loro e difeso il sindaco. (Luigi Spezia, Repubblica, 3 novembre 2005, Bologna, p. II).
Derivato da un non attestato p. pass. e agg. cofferatizzato con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decompetitivo
agg. Che scoraggia la competitività; che provoca una progressiva perdita di competitività. ◆ Quali svantaggi competitivi è prioritario iniziare a ridurre? Certo, quelli fiscali, e la riduzione [...] e territori con cui siamo in competizione. In realtà è di quasi il 50 per cento, un’enorme tassa «decompetitiva» di fatto. (Carlo Pelanda, Arena, 24 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. competitivo con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decomunistizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del comunismo; liberare dall’ideologia comunista. ◆ Come racconta il senatore dello Sdi, Giovanni Crema: «Nell’ultima riunione, Giuliano [Amato] ce lo [...] . (Alberto Burgio, Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 2).
Derivato dal s. m. e f. comunista con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
Già attestato nella Repubblica del 6 gennaio 1990, p. 11, Politica (Ezio Mauro), nella variante ...
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de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] o con soluzioni intermedie» [Gennaro Acquaviva intervistato da Giovanna Casadio]. (Repubblica, 1° novembre 2005, p. 12).
Derivato dall’agg. confessionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
V. anche confessionalizzarsi. ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori [...] (più spesso sostantivato: si può passare solo con il v.); numero v., linea telefonica cui si accede tramite uno speciale prefisso e che consente l’addebito del costo della chiamata al destinatario; pelle v., in conceria, la pelle appena tolta dall ...
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de-confessionare
v. tr. Privare dei sentimenti fideistici e passionali propri dell’appartenenza a un gruppo, a una confessione religiosa. ◆ «De-confessionalizzare l’intellighenzia?». Sarebbe come de-confessionare [...] e Garibaldi lo seguono, mentre i più vecchi si riraccontano le barzellette sui carabinieri. (Alberto Arbasino, Stampa, 7 marzo 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. confessione con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -are1. ...
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esan-
eṡàn- [tratto da esano]. – Prefisso chimico che indica la presenza in un composto organico del radicale monovalente −C6H13, derivato dall’esano: per es., esanòlo, alcole alifatico primario, sinon. [...] di alcole esilico ...
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de-corporativizzazione
s. f. Superamento degli interessi di parte che ostacolano l’agire politico orientato all’interesse comune. ◆ L’Europa continentale ha bisogno di una rivoluzione liberale, ha bisogno [...] . Ne ha bisogno, ovviamente, per reggere alla sfida competitiva di questa fase di sviluppo. (Michele Salvati, Sole 24 Ore, 16 febbraio 2000, p. 6, Commenti e Inchieste).
Derivato dal s. f. corporativizzazione con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decostruito
agg. Che non segue i consueti schemi costruttivi o compositivi; nella moda, con riferimento a giacche, privo di fodera e spalline. ◆ «fra un paio di decenni i critici potrebbero dire che, [...] e cool... Cool... Cool… (Alberto Arbasino, Repubblica, 12 febbraio 2008, p. 50, Cultura).
Derivato dal p. pass. e agg. costruito con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica dell’11 gennaio 1986, p. 26, Cultura (Alberto Arbasino). ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....