posposizione
pospoṡizióne s. f. [der. di posporre]. – 1. L’atto, il fatto di posporre, cioè di porre o di essere posto dopo: la p. dell’aggettivo al sostantivo; in latino è normale la p. di ‘versus’ [...] espressioni come ‘Romam versus’ «verso Roma». 2. Meno com. con sign. concreto, l’elemento stesso (di solito particella o preposizione) posto dopo una parola con la funzione d’indicare la relazione grammaticale o sintattica di questa con altre parole ...
Leggi Tutto
noi
nói (ant. e poet. nui) pron. pers. pl. [lat. nōs]. – È il pronome di prima persona plurale, usato cioè dalla persona che parla, quando si riferisce a sé stessa e, insieme, ad altre persone; si adopera [...] e il compl. di termine è ci: ci chiamò, ci disse (ma v. anche ne3). Nella lingua ant. si usò talora noi senza preposizione, con valore di compl. di termine: Di grazia fa noi grazia (Dante); voler bene a chi noi vuol male (Patrizi da Cherso). Come ...
Leggi Tutto
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] all’infinito (egli, ella parlava di sé; essi parlavano di sé; parlare di sé), nei seguenti casi: a. Come complemento, preceduto da preposizione: la miglior parte di sé; far ridere di sé; attirare a sé; allontanare da sé; portare con sé (v. anche seco ...
Leggi Tutto
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] l’intero periodo notturno, in altri solo un determinato momento di esso; preceduto da preposizione: di n., di prima n., a n. inoltrata, a n. tarda; in piena n.; senza preposizione: la n. mi tornano le solite idee; la n. prima, la n. dopo; tutta ...
Leggi Tutto
quando
avv., cong. e s. m. [lat. quando]. – 1. avv. a. Ha la funzione di domandare, in frasi interrogative, in quale tempo o momento si determinerà, si è determinato o si determina, un fatto, una situazione [...] precedente: son tornato q. lui, quando è tornato lui; andare a letto q. i polli, andare a letto presto. Preceduto da preposizione: da q. non c’è più sua moglie, soffre molto la solitudine; raccontaci di q. eri in Africa; vorrei che l’appartamento ...
Leggi Tutto
quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli [...] è detto sopra; questo è q., tutto quello che avevo da dire (a conclusione di un discorso); sempre con valore neutro, preceduto da preposizione, in frasi con cui si tende a limitare il valore di un’asserzione: per q. mi risulta (per ciò che mi risulta ...
Leggi Tutto
furbetto del terremoto
(o furbetto del sisma) loc. s.le m. (iron.) Chi, con l’intento di trarne un vantaggio personale, commette irregolarità nell’ambito della gestione amministrativa del dopo-terremoto. [...] it, 5 settembre 2016, Cronaca).
Composto dall’agg. e s. m. alterato furbetto, dalla preposizione articolata del e dal s. m. terremoto o dalla preposizione articolata del e dal s. m. sisma; ottenuto per irradiazione deformata dall’espressione furbetti ...
Leggi Tutto
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti [...] , a Roma. (Laura Barbuscia, Repubblica.it, 10 dicembre 2018, Cronaca Roma).
Espressione composta dal s. f. pietra, dalla preposizione di e dal s. m. inciampo; da confrontare con il ted. Stolpersteine. Espressione di origine biblica (vedi Lettera ai ...
Leggi Tutto
arrivare
1. MAPPA ARRIVARE significa raggiungere il luogo stabilito, al termine di un viaggio o di un cammino (la zia arriverà stasera; speravo di a. primo). Il verbo è spesso riferito a un mezzo di [...] arrivava al petto; la gonna le arrivava alle caviglie); 5. infine, usato in frasi per lo più negative, con la preposizione a e un altro verbo all’infinito, arrivare significa riuscire (senza occhiali, non arrivo a leggere fin lassù; questo cappottino ...
Leggi Tutto
fresco
1. MAPPA È FRESCO ciò che è caratterizzato da una temperatura abbastanza bassa ma piacevole (aria fresca; clima f.; una stanza fresca; un f. bosco); 2. si dice in particolare di una persona o [...] a fatti, eventi ecc., significa recente, che è accaduto da poco (notizie fresche; lutto f.), 11. mentre se è seguito dalla preposizione di indica una situazione da cui qualcuno o qualcosa è uscito da poco (un giovane f. di laurea; un libro f. di ...
Leggi Tutto
Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., in italiano, di, a, da, in, con, per,...