lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] o funzionali, altrimenti dette parole vuote (che servono soprattutto per la costruzione sintattica della frase, come le preposizioni, le congiunzioni, alcuni pronomi). ◆ Avv. lessicalménte, dal punto di vista lessicale, per quanto riguarda il lessico ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] che non ti spettasse; è andata meno male che non si temesse). 4. Si unisce molto spesso con avverbî, preposizioni e altre parole per formare congiunzioni composte (perché, cosicché, ancorché, finché, ecc.) o locuz. congiuntive (sempre che, a patto ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] che hanno perso da tempo (o, in qualche caso, non hanno mai avuto) la pronuncia dittongata, come in francese ou 〈u〉, eau 〈o〉. c. Preposizioni i., quelle costituite da parole appartenenti ad altre categorie grammaticali ma usate con funzione di ...
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articolato2
articolato2 agg. [der. di articolo]. – In grammatica, preposizioni a., quelle che sono congiunte e fuse con l’articolo (al, allo, della, nelle, sugli, ecc.). ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] agl’altri, oggi solo agli altri). È anche frequente in alcune congiunzioni (che, se) e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbî, preposizioni: anch’egli, quest’opera, s’intende, quand’ecco, senz’altro, d’ufficio. Non è obbligatoria in senso assoluto in ...
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maleopolinesiano
maleopolineṡiano agg. [comp. di maleo- e polinesiano]. – Lingue m.: famiglia linguistica molto vasta parlata in un’area delimitata a occidente dal Madagascar, a nord dalle isole Hawaii, [...] e nel lessico, queste lingue hanno un sistema fonetico e morfologico relativamente semplice, in cui manca la distinzione del genere grammaticale, la declinazione è basata su preposizioni e la coniugazione ha tre forme, attiva, passiva e causativa. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] litri; una ragazza sui sedici anni, una donna sui quaranta, un uomo sulla sessantina, ecc. l. Preceduto da altre preposizioni, che possono avere valore autonomo o solo funzione pleonastica (in una serie di espressioni oggi limitate all’uso pop. o ...
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proclisi
pròcliṡi (o procliṡìa) s. f. [tratto da enclisi, enclisia, con sostituzione del pref. gr. προ- «avanti» a ἐν- «in»]. – In grammatica, fenomeno (affine all’enclisi, a cui si contrappone) per [...] pronome personale e le particelle pronominali davanti al verbo (tu vai, pron. tuvvài; gli dissi, pron. glidìssi), per alcune preposizioni (da sé, pron. dassé; sopra tutto, pron. soprattutto), ecc. Così come le enclitiche, anche le proclitiche possono ...
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rideterminazione
rideterminazióne s. f. [der. di rideterminare]. – In linguistica, ulteriore determinazione morfologica ottenuta mediante l’uso di più morfemi della stessa classe funzionale: cumulo di [...] desinenze, coesistenza di desinenza e preposizione, preposizioni derivate, ecc. In lessicologia, modificazione semantica di un vocabolo operata mediante un richiamo a un valore etimologicamente più antico che si era obliterato col tempo. ...
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altrui
altrùi pron. indef. e agg. poss. [lat. *alterui, dat. di alter, modellato su cui]. – 1. pron., letter. Altra persona. Fu usato anticam. con varie preposizioni: per odio d’a. (Petrarca); come piace [...] ad a. (Boccaccio); più che non suol con a. (Dante). Più frequente, nell’uso letter., senza preposizione, come compl. oggetto: del pianeta Che mena dritto a. per ogne calle (Dante); e spec. come compl. di termine: E a te soavemente i lumi chiuse Il ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina sta dietro all’angolo; va di male...
PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano la funzione sintattica
È in coma nel...