piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] malamente, senza capacità o senza impegno: questo lavoro è fatto coi p.!; è un articolo scritto coi piedi. 3. Preceduto da preposizioni, in locuz. che hanno talvolta valore avverbiale: a. A piedi, camminando: andare a p., fare un pezzo di strada a p ...
Leggi Tutto
da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] ne produce, secondo l’etimologia e la pronuncia toscana, il rafforzamento, espresso dall’ortografia nelle parole composte (es. davvero), altrimenti sottinteso (es. da tutti 〈da ttutti〉); non rafforza quando ...
Leggi Tutto
basic English
‹bèisik ìṅġliš› locuz. ingl. (propr. «inglese fondamentale»), usata in ital. come s. m. – Sistema linguistico fondato sull’inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della [...] Il lessico consta di sole 850 parole: 400 nomi astratti, 200 nomi concreti, 150 aggettivi e 100 «operatori» (forme verbali, preposizioni); il verbo è ridotto al minimo (18 verbi in tutto), perché gli viene attribuita una funzione più grammaticale che ...
Leggi Tutto
categorematico
categoremàtico agg. [der. di categorema] (pl. m. -ci). – Nella logica formale, di termine che di per sé (cioè preso isolatamente) significa qualcosa (un individuo, una proprietà, una relazione, [...] sincategorematico, che non ha di per sé un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione ad altri termini (categorematici); appartengono al primo gruppo sostantivi, verbi, aggettivi, al secondo pronomi, avverbî, preposizioni, congiunzioni. ...
Leggi Tutto
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] quella sedia; non vede un palmo più là del suo naso; e più spesso con la prep. in: fatti più in là! 2. Accoppiato con preposizioni e avverbî: verso là, là intorno, là su (v. lassù), là giù (v. laggiù), là sopra, là sotto, là dietro, là oltre, ecc. (v ...
Leggi Tutto
introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] il discorso; introdusse la conversazione sullo scandalo del giorno. d. Nel linguaggio grammaticale, con riferimento a preposizioni e congiunzioni, costituire l’elemento iniziale e insieme caratterizzante di un dato sintagma o costrutto sintattico: la ...
Leggi Tutto
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] sono espressi dal caso genitivo, dativo, ablativo (talora meglio determinati da una preposizione), e, dove la declinazione manca, sono di regola espressi mediante preposizioni. 3. a. L’insieme dei militari che servono a completare le unità ...
Leggi Tutto
funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] ). c. Sempre in linguistica, parole f., elementi f. del lessico, le parole, altrimenti dette grammaticali (articoli, preposizioni, congiunzioni e alcuni avverbî), che non hanno un significato proprio, come le parole lessicali, ma svolgono nella frase ...
Leggi Tutto
morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la [...] . I morfemi (che, così definiti, si contrappongono sia ai lessemi sia ai monemi) possono essere isolati, come le preposizioni e le congiunzioni, o uniti alla radice, come affissi, desinenze, alternanze qualitative o quantitative (per es., nel lat ...
Leggi Tutto
uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] spellerà e vi cucinerà a uso lepre dolce e forte (Collodi). Adoperato assol. in forma brachilogica, con la soppressione delle preposizioni, indica, spec. nel linguaggio comm. e burocr., sia che un prodotto o un materiale può sostituire un altro, di ...
Leggi Tutto
Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina sta dietro all’angolo; va di male...
PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano la funzione sintattica
È in coma nel...