paternita
paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che [...] sia stato concepito durante il matrimonio; disconoscimento della p., azione tendente a rimuovere la presunzione di paternità sul presupposto che il nato, pur essendo stato concepito durante il matrimonio, non è stato concepito nel rapporto tra il ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] considerati; t. putativo, negozio in realtà inesistente, ma la cui esistenza, esente da vizî, è presupposta da chi acquista (questo presupposto è il fondamento della buona fede); t. dello stato (familiare), quello da cui dipende l’esistenza ...
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innatismo
s. m. [der. di innato]. – Nel linguaggio filos., dottrina gnoseologica, opposta all’empirismo e al sensismo, secondo cui determinate idee o principî conoscitivi sono presenti nella mente dell’uomo [...] sin dalla nascita e non derivano dall’esperienza, ma la precedono e ne costituiscono il presupposto e il fondamento; sorta nell’antichità classica, con Platone, nel tentativo di rendere conto dell’universalità di concetti come quelli di bene, utile e ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui [...] , rapporto di d., il rapporto tra la frequenza o intensità di un fenomeno e quella di un altro fenomeno che sia presupposto necessario del primo: per es., il rapporto fra le nascite e la popolazione (quoziente di natalità), o tra il numero dei ...
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naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo [...] principalmente da É. Zola, i fratelli de Goncourt, A. Daudet, G. de Maupassant, fondato soprattutto sul presupposto (influenzato dalle teorie evoluzionistiche e deterministiche dell’epoca) che la letteratura può analizzare e rappresentare la natura ...
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protesto
protèsto s. m. [der. di protestare]. – 1. Atto autentico, redatto da un pubblico ufficiale a ciò abilitato, con il quale si accerta il mancato pagamento o la mancata accettazione di una cambiale [...] quale l’atto stesso è richiesto; anche, l’accertamento del mancato pagamento o della mancata accettazione (che costituisce il presupposto legale per l’esercizio dell’azione di regresso cambiario): p. cambiario, p. di una cambiale, di una tratta, di ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto [...] forma di religione, ancora oggi diffusa in India e nell’Estremo Oriente. Partendo dal presupposto che il dolore è insito nella vita stessa, il buddismo indica in un’assoluta purificazione interiore la via per sfuggire al dolore, fino alla totale ...
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antefatto1
antefatto1 s. m. [dal lat. ante factum «avvenuto prima»]. – Fatto che precede un altro fatto; in partic., l’insieme dei fatti che precedono nel tempo l’azione rappresentata drammaticamente [...] o comunque narrata e ne costituiscono il presupposto necessario: esporre, narrare l’a., conoscere tutto l’a.; l’a. d’una commedia, d’un romanzo, di un racconto. ...
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alimentazione
alimentazióne s. f. [der. di alimentare2]. – 1. Atto di alimentare o di alimentarsi; scelta e somministrazione di alimenti, come primo momento, presupposto e condizione determinante della [...] nutrizione: scienza dell’a.; a. infantile; l’a. del bestiame; provvedere all’a. dei figli, dei malati, di popolazioni denutrite, ecc. In senso concr., gli alimenti stessi, considerati qualitativamente ...
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poggiare1
poggiare1 v. tr. e intr. [lat. *podiare, der. di podium «piedistallo, podio» e poi anche «poggio»; per il sign. 2, il rapporto poggio - poggiare è analogo al rapporto monte - montare] (io pòggio, [...] poggia il soffitto; anche in senso fig.: su che cosa poggiano i tuoi sospetti?; le sue deduzioni poggiano su un presupposto sbagliato. 2. intr., poet. Innalzarsi, levarsi in alto, salire: un dilettoso monte, ... Ove poggiar non lice al mortal piede ...
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In diritto tributario, p. del tributo, l’atto o la circostanza di fatto al verificarsi dei quali il tributo è dovuto; esso viene indicato anche come «fatto imponibile», «oggetto dell’imposta» o «fatto generatore» e determina l’an debeatur del...
presupposto
Ciò che si presuppone o si deve ammettere come precedente ad altro e sua condizione, ciò che è posto a fondamento di un ragionamento, di un’argomentazione, in modo consapevole o inconsapevole. Il termine, che in senso generico...