e-consumatore
s. m. Chi acquista beni di consumo tramite la rete telematica. ◆ Ma chi è l’e-consumatore e quali sono le sue aspettative? Perché acquista in rete? Quali sono i vantaggi, i benefici che [...] la più tangibile espressione di quel nuovo consumatore che abbiamo più volte descritto: esigente, selettivo, sensibile al prezzo - nella fattispecie della ricerca dell’affare - curioso, scaltro, pragmatico, proattivo. […] L’e-consumatore si attende ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] malati più leggeri. c. Piccolo, poco, modico: la spesa è l.; vi è una l. differenza; vi sarà un l. aumento di prezzo; prendere una l. dose di bicarbonato; praticare una l. incisione; e in genere, poco notevole: ha un l. difetto di pronuncia; parlava ...
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ecotecnologico
(eco-tecnologico), agg. Che fa uso di ecotecnologie. ◆ se si confronta la mancanza di un impegno preciso sull’acqua con l’accordo di Kyoto sul taglio delle emissioni di gas serra, la differenza [...] gli investimenti. (Antonio Cianciullo, Repubblica, 23 marzo 2000, p. 14, Cronaca) • Definita l’operazione immobiliare (nessun dettaglio sul prezzo) si guarda ora al rilancio del comparto, con due speranze: che la Fiat riveda il suo proposito di ...
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fatturazione
fatturazióne s. f. [der. di fatturare]. – L’operazione contabile di compilare ed emettere una fattura, cioè il documento che specifica le merci vendute o i servizî o le prestazioni fornite, [...] indicando inoltre l’ammontare del prezzo dovuto dall’acquirente (o utente) come corrispettivo. ...
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elasticita
elasticità s. f. [der. di elastico]. – 1. Proprietà dei corpi di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle [...] dell’offerta, variabilità della domanda o dell’offerta di un bene o di un fattore di produzione, al variare del prezzo. In finanza, e. di un’imposta, l’automatica adeguazione del gettito del tributo all’aumentare o diminuire della materia imponibile ...
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minimezza
minimézza s. f. [der. di minimo], non com. – L’essere minimo, estrema piccolezza: rinunciare a vendere per la m. del prezzo offerto; anche in senso fig.: gl’infiniti gradini che tengono lontana [...] la nostra m. dalla tua sublimità (Pascoli) ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] ; strumenti per misurare grandezze m.; qualsiasi disattenzione, anche m., può provocare un disastro. E con valore di superl. relativo: prezzo m.; con m. spesa, con m. sforzo, senza la m. difficoltà; stabilire le tariffe m., il m. compenso; programma ...
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ingresso
ingrèsso s. m. [dal lat. ingressus -us, der. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. a. L’atto di entrare; è sinon. di entrata, ma si usa per indicare entrata solenne o in frasi di tono enfatico, elevato: [...] per entrare in un locale di pubblico spettacolo, in un museo e sim.: acquistare un biglietto d’i.; con uso assol., il prezzo che si paga per il biglietto d’ingresso, e il biglietto stesso: bisogna pagare l’i.; ho preso due ingressi per l’Opera ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] degli uomini che morivano, che ora si curerebbe di capre (Boccaccio); soprattutto con riferimento a denari, mezzi finanziarî, prezzo, retribuzione: hanno appena t. da vivere; con quest’ultimo sign. è molto frequente la locuz. sostantivata un tanto ...
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truffa
s. f. [dal fr. ant. trufe, provenz. trufa, propr. «tartufo», e per traslato non bene spiegato «burla, inganno»]. – 1. In diritto penale, reato commesso da chi, inducendo taluno in errore con artifizî [...] maggioritario» nelle elezioni alla Camera dei deputati. Nell’uso com. anche con sign. più generico, inganno, frode, imbroglio, richiesta di prezzo troppo alto, ecc.: so ch’egli è di sì nobil famiglia, Che mai non fece tradimento o truffa (Pulci); ma ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, il p. è il corrispettivo, generalmente in...
prezzo
Roberto Tamborini
L’approccio microeconomico
È necessario distinguere tra prezzi di mercato e amministrati. Esiste, inoltre, una grande ricchezza lessicale del termine, con numerose tipologie e accezioni.
Prezzo di mercato
Il prezzo...