annonario
annonàrio agg. [dal lat. tardo annonarius, der. di annona «annona1»]. – Che riguarda l’annona: leggi a., relative alla raccolta, alla distribuzione, al prezzo delle derrate; politica a., insieme [...] di misure con cui lo stato provvede all’approvvigionamento del paese e alla disciplina dei consumi, sia in modo continuativo nei periodi di normalità, sia soprattutto in occasione di guerre, carestie, ...
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caro-tazzina
s. m. inv. Aumento del prezzo del caffè consumato al bar. ◆ Il caffè rende nervosi, lo provano diversi studi medici. E lo sanno bene anche negozianti e consumatori che, proprio ieri, hanno [...] aperto un nuovo fronte di guerra: il caro-tazzina, tema che periodicamente torna alla ribalta trascinandosi dietro una lunga scia di polemiche. (Ludovico Carrabba, Gazzetta del Sud, 28 ottobre 2004, p. ...
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digipack
(digipak), s. m. inv. e agg. ◆ Tiratura limitata (5000 copie numerate), prezzo intorno al mezzo milione, e all’interno i 19 album di [Lucio] Battisti […] Tutti contenuti in astucci chiamati [...] «digipak», di cui uno completamente bianco. E una scritta avverte: «Cofanetto predisposto per accogliere 22 digipak», mentre, conti alla mano, i dischi contenuti sono solo 21 (19 LP e due singoli). Un ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] il vestito n.; un orologio n.; bada che se mi rompi il computer lo paghi per n., come se fosse nuovo, cioè al prezzo occorrente per acquistarne uno nuovo; anche di cosa che, acquistata e usata da tempo, si conservi in buone condizioni: sono due anni ...
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purgazione
purgazióne s. f. [dal lat. purgatio -onis, der. di purgare «purgare»]. – 1. L’atto del purgare, del liberare, o anche del liberarsi, da impurità; il termine, raro o ant. in senso materiale, [...] ipoteche che vi siano iscritte operata dall’acquirente (consiste nell’offerta al creditore o ai creditori di una somma pari al prezzo di acquisto del bene, o pari al valore dello stesso se l’acquisto è avvenuto a titolo gratuito); l’espressione, non ...
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forfetario
forfetàrio (o forfettàrio, disus. forfaitàrio 〈forfet-〉) agg. [dal fr. forfaitaire, der. di forfait1]. – A forfait, cioè in misura fissa, precedentemente convenuta, e in blocco: contratto, [...] prezzo, compenso f.; una prestazione, una collaborazione f., compensata a forfait. ◆ Avv. forfet(t)ariaménte, a forfait: una collaborazione compensata forfetariamente; assolvere forfetariamente un’imposta. ...
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tariffa
s. f. [dall’arabo ta῾rīfa, propr. «notificazione, informazione»]. – 1. a. Serie di prezzi di beni e soprattutto di servizî, qualitativamente o quantitativamente differenziati, che non si formano [...] (cosiddette t. professionali dei medici, degli avvocati, degli ingegneri, ecc.): t. proporzionali o differenziali, secondo che il prezzo unitario resti costante o decresca (oppure cresca) con l’aumentare del consumo; t. unica o discriminata, secondo ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] amara insoddisfazione); andare di bene in m., far miglioramenti notevoli e rapidi: tutto va di bene in m. (iron.: i prezzi sono di nuovo aumentati? andiamo di bene in m.!). Per m. dire, posto come inciso per correggere un’affermazione, un giudizio ...
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rimedioso
agg. (scherz. iron.) Che pretende di scovare rimedi. ◆ E allora si escogitano le genialate rimediose, come, ad esempio, le salette per i pisolini che certe aziende americane hanno già predisposto [...] per consentire ai propri dipendenti, mi veniva da dire, detenuti, una salutare pennichella di 20 minuti, al prezzo di 14 dollari da detrarsi dallo stipendio. (Mina, Stampa, 2 ottobre 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. rimedio con l’ ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] g. possessivo, il g. partitivo, il g. soggettivo e oggettivo, il g. di qualità; in dipendenza da verbi, il g. di stima, di prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g. locativo, in cui la desinenza del genitivo ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, il p. è il corrispettivo, generalmente in...
prezzo
Roberto Tamborini
L’approccio microeconomico
È necessario distinguere tra prezzi di mercato e amministrati. Esiste, inoltre, una grande ricchezza lessicale del termine, con numerose tipologie e accezioni.
Prezzo di mercato
Il prezzo...