complottista
s. m. e f. e agg. Chi o che ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti. ◆ proprio in un momento di evidente, clamorosa difficoltà di chi sostiene [...] che il prezzo della guerra è comunque da pagare, il mugugno «complottista» ha grandemente impoverito le ragioni evidenti di chi accusa la guerra irachena di avere innescato caos e distruzione, instabilità politica e sangue a fiumi. (Michele Serra, ...
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comunita telematica
comunità telematica loc. s.le f. Gruppo di utenti della rete telematica che si riconoscono nella condivisione di interessi comuni, che entrano o si mantengono in contatto attraverso [...] al seguito di Bruce. Iscrizione gratuita e patti chiari: chi chiede soldi per i dischi o vende i biglietti a prezzo maggiorato viene immediatamente espulso dalla comunità telematica. (F. Cut., Corriere della sera, 27 giugno 2003, p. 57, Cronaca di ...
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arrotondamento
arrotondaménto s. m. [der. di arrotondare]. – L’arrotondare, l’arrotondarsi, l’essere arrotondato. Con accezioni specifiche: 1. In un qualsiasi pezzo lavorato, il raccordo a profilo curvo, [...] intero, il più prossimo multiplo del dieci e sim.); va effettuata seguendo certe norme (regole di a.) e comunque introduce un errore (errore di a.); analogam., a. di un prezzo, di una somma; a. dello stipendio (anche in senso fig., v. arrotondare). ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). [...] per es., comune, provincia, regione) e che fornisce servizî di interesse pubblico dietro domanda individuale e in corrispettivo di un prezzo pubblico (che dovrebbe servire, cioè, a coprire il costo di produzione, senza consentire margini di lucro); i ...
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confezione d'avvio
confezione d’avvio (confezione di avvio), loc. s.le f. Confezione che contiene un campione dimostrativo di qualcosa che deve essere usato per la prima volta. ◆ gli uffici postali mettono [...] rispettivamente da 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi e da 1 e 2 euro. I kit sono disponibili per il pubblico al prezzo di 25 mila lire (12,91 euro). Per il loro utilizzo bisognerà però attendere il primo giorno del nuovo anno. (Ida Bozzi e Marco ...
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stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in [...] , delle ricerche compiute, ecc., minuto, scrupoloso; trovarsi nella s. necessità di fare, di dire ..., impellente, imprescindibile; prezzo s. (o ristretto), senza possibilità di ulteriori ribassi; battere qualcuno di s. misura, con un vantaggio o uno ...
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congestion charge
loc. s.le f. Tassa sul traffico urbano privato. ◆ Il piano di [Ken] Livingstone si propone, attraverso quella che viene chiamata la «congestion charge», di ridurre l’intensità del traffico [...] a quello con cui a Londra si fa osservare la «congestion charge», la tassa sul traffico. (Enrico Franceschini, Repubblica, 6 marzo 2008, p. 25, Cronaca).
Espressione ingl. composta dai s. congestion (‘congestione, ingorgo’) e charge (‘prezzo’). ...
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prestinaio
prestinàio (anche prestinaro, pristinàio, pristinaro) s. m. (f. -a) [adattam. tosc. del milan. prestiné, che è il lat. tardo pistrinarius, der. di pistrinum «mulino, forno»], ant. e region. [...] – Fornaio, panettiere: co’ prestinari si prese accordo di non alzarsi il prezzo del pane per tutto quel mese di settembre (V. Siri). ...
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input
〈ìnput〉 s. ingl. [dal v. (to) put in «mettere dentro»] (pl. inputs 〈ìnputs〉), usato in ital. al masch. – 1. Termine corrispondente all’ital. ingresso, di largo uso nel linguaggio tecn. e scient. [...] ., nel linguaggio economico, fattore di produzione, ossia ogni bene o servizio impiegato nel processo produttivo (e anche il prezzo di tale fattore). Per la locuz. analisi input-output, o analisi delle interdipendenze strutturali e settoriali, v ...
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quotazione
quotazióne s. f. [der. di quotare]. – 1. L’operazione di quotare (nel senso di valutare, determinare il valore), il fatto di venire quotato, e la valutazione stessa che viene data: proporre [...] che ha raggiunto un’elevata q. (qui anche nel senso di valutazione di mercato delle sue opere). In usi specifici: a. In borsa, il prezzo, il corso o il cambio corrente di merci, valori mobiliari e divise estere: la q. di un titolo azionario; la q. di ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, il p. è il corrispettivo, generalmente in...
prezzo
Roberto Tamborini
L’approccio microeconomico
È necessario distinguere tra prezzi di mercato e amministrati. Esiste, inoltre, una grande ricchezza lessicale del termine, con numerose tipologie e accezioni.
Prezzo di mercato
Il prezzo...