pesante
agg. [propr., part. pres. di pesare]. – 1. Che ha peso relativamente grande, che fa notevolmente sentire il suo peso (si oppone a leggero in quasi tutti gli usi): portare una valigia, un pacco [...] , mercato p., caratterizzato da scarsa attività d’affari, in cui non si delineino tendenze né al rialzo né al ribasso del prezzo. 4. In fisica delle particelle, qualifica data fino a qualche tempo fa a particelle la cui massa fosse maggiore di quella ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] , destinata al personale: 15% di servizio; il conto ammonta a cento euro più il s., escluso il s.; il s. è compreso nel prezzo. 9. Con riferimento a oggetti, l’uso che se ne può fare, l’utilità o i vantaggi materiali che se ne possono trarre: questo ...
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last minute
‹làast mìnit› locuz. ingl. (propr. «ultimo minuto»), usata in ital. come agg. e s. m. invar. (e correntemente pronunciata ‹làst mìnut›). – Dell’ultimo minuto, detto di biglietti o pacchetti [...] di viaggio e di vacanza venduti poco prima della partenza prevista, e quindi ceduti a prezzo più basso: offerta, volo l. m.; come sost., biglietto o pacchetto turistico last minute: ho acquistato un l. m.; i vantaggi del last minute. ...
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aggio
àggio s. m. [prob. dal gr. ἀλλάγιον «cambio» (cfr. il venez. ant. lazo)]. – 1. In economia, termine usato dapprima per indicare la differenza tra il valore intrinseco e il valore estrinseco di [...] sulla parità monetaria legale (a. sul cambio), per cui una moneta ha di fatto in termini di altra moneta estera un prezzo superiore a quello che risulterebbe dal rapporto tra le due parità; sia il maggior valore di mercato che può acquistare una ...
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aggiotaggio
aggiotàggio s. m. [dal fr. agiotage, che è der. dell’ital. aggio]. – Nel linguaggio giur., reato di chi, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti [...] divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a provocare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato. ...
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arbitratore
arbitratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo arbitrator -oris, der. di arbitrari «arbitrare»]. – Persona, estranea al contratto, cui è rimessa, dai contraenti, la determinazione di un elemento [...] contrattuale (prezzo della merce venduta, parte di un socio nella società, ecc.) lasciato indeterminato dalle parti. ...
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iperbolico
iperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; [...] indefinitamente dalla Terra lungo un ramo di iperbole avente uno dei fuochi nel centro della Terra. ◆ Avv. iperbolicaménte, per iperbole, facendo uso di iperboli: parlare iperbolicamente; in modo esagerato, eccessivo: un prezzo iperbolicamente alto. ...
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aggiunta
s. f. [part. pass. f. di aggiungere, sostantivato]. – Ciò che si aggiunge, ciò che si mette o si fa o si dice in più: fare, mettere, introdurre alcune a.; nuova edizione con molte a.; raccontami [...] di borsa a termine col quale uno dei contraenti accorda all’altro, mediante corrispettivo premio, la facoltà di ritirare o consegnare allo stesso prezzo, nel giorno della liquidazione, una quantità di titoli doppia, tripla, ecc., di quella stabilita. ...
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flessibile
flessìbile agg. e s. m. [dal lat. flexibĭlis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. a. agg. Che può flettersi, che si piega facilmente: un ramo, una canna f.; un filo metallico, [...] canti (Parini); in grammatica, parole f., parti del discorso flessibili, soggette a flessione (più com. variabili); in economia, prezzo, cambio, sistema economico f., v. flessibilità, n. 1; nella tecnica, di apparecchi adattabili a usi diversi o a ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] che, eccetto che e sim.: per poco non ci riuscivo; dovrò rinunciare all’acquisto, a meno che non mi faccia un prezzo speciale. In testi antichi, è frequente nelle proposizioni dipendenti da verbi di timore, di impedimento, ecc.: E temo che non sia ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, il p. è il corrispettivo, generalmente in...
prezzo
Roberto Tamborini
L’approccio microeconomico
È necessario distinguere tra prezzi di mercato e amministrati. Esiste, inoltre, una grande ricchezza lessicale del termine, con numerose tipologie e accezioni.
Prezzo di mercato
Il prezzo...