conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] , che hanno per oggetto il capitale netto esistente all’inizio dell’esercizio, gli aumenti e le diminuzioni di esso; c. profitti e perdite, o c. economico, da cui risultano i componenti positivi e negativi di reddito dovuti alla gestione, e il ...
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macrodistribuzione
macrodistribuzióne s. f. [comp. di macro- e distribuzione]. – Nel linguaggio econ., il problema della distribuzione del reddito dal punto di vista macroeconomico, cioè il problema [...] della ripartizione del prodotto nazionale tra grandi categorie di reddito (salarî, profitti, rendite, interessi) o tra gruppi sociali o tra diverse aree territoriali. ...
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palmento
palménto s. m. [etimo incerto]. – 1. Vasca larga e poco profonda, con pareti di mattoni o di calcestruzzo, o anche scavate nella roccia impermeabile, usata per la pigiatura e la fermentazione [...] a due, a quattro palmenti. Frequente l’uso fig., macinare, mangiare a due, a quattro p., mangiare avidamente, con ingordigia, anche in senso traslato, con allusione a guadagni e profitti illeciti, spec. da parte di chi ricopre cariche pubbliche. ...
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interessare
v. tr. [der. di interesse] (io interèsso, ecc.). – 1. a. Essere d’interesse (per qualcuno), avere cioè importanza, riguardare da vicino, concernere: la difesa della libertà interessa tutti [...] politici; i. i lavoratori alla vita e alle sorti dell’azienda. Anche col sign. di cointeressare: i. agli utili, ai profitti. b. Fare che qualcuno si adoperi, intervenga attivamente a favore nostro o altrui, o interponga la sua autorità, la sua ...
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profittabilita
profittabilità s. f. [der. di profittabile, sul modello dell’ingl. profitability]. – L’essere profittabile; in partic., in economia, il fatto che un’azienda sia in condizione di dare utili [...] e profitti, in ragione della sua buona gestione: la p. di questa impresa è buona. ...
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profittare
v. intr. [dal fr. profiter, der. di profit «profitto»] (aus. avere). – 1. a. Fare profitto, avanzare, progredire: p. nello studio, nella carriera. b. Trarre profitto, beneficio, vantaggio: [...] a proprio vantaggio, usare a proprio beneficio, sfruttare: voglio p. dell’occasione; profitterò senz’altro del vostro invito; profittò della confusione per squagliarsela; con senso pegg., abusare, servirsi di qualcuno: p. della buona fede altrui; si ...
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colpire
v. tr. [der. di colpo] (io colpisco, tu colpisci, ecc.). – 1. Percuotere, battere, ferire con uno o più colpi: c. con la spada, con un bastone, con un pugno; fu colpito in fronte da un sasso; [...] , chi è colpito si riconosce sconfitto). b. Di un tributo, gravare: l’imposta colpisce soprattutto i piccoli proprietarî; i profitti di guerra furono colpiti da una forte imposta. c. Di una disposizione di legge e sim., essere rivolta contro qualcuno ...
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diversificare
v. tr. e intr. [comp. del lat. diversus «diverso» e -ficare] (io diversìfico, tu diversìfichi, ecc.; come intr., aus. essere). – Rendere diverso, costituire la differenza: che cosa diversifica [...] diverso, discriminare: d. i redditi ai fini dell’imposta; o variare espandendo, moltiplicando, soprattutto al fine di ottenere profitti economici (v. diversificazione): d. la produzione, gli investimenti. Più com. l’intr. (con o senza la particella ...
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sommare
v. tr. e intr. [der. di somma] (io sómmo, ecc.). – 1. tr. a. Addizionare, eseguire un’addizione, calcolare una somma: s. due numeri, due quantità, due angoli; s. un numero con un altro o, meno [...] spese di trasporto. 2. intr. (aus. essere, ma i tempi comp. sono rari), non com. Assommare, ammontare: i profitti sommano a più di diecimila euro. ◆ Part. pass. sommato, anche in costruzione assol. nell’espressione tutto sommato, considerando tutto ...
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perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] a quello di acquisto o al prezzo remunerativo; p. secca, perdita di denaro senza alcuna compensazione; perdite e profitti, denominazione usuale del conto, acceso nella contabilità di ogni tipo d’impresa, che accoglie gli elementi negativi e positivi ...
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Oltre l’82% dei profitti del crimine organizzato proviene dal narcotraffico; il 17% dal traffico di esseri umani e lo 0,5% dal contrabbando d’armi.
Tra il 1998 e il 2009 i consumi di cocaina sono andati calando negli Stati Uniti, mentre sono...
baratteria
Angelo Adami
Reato di chi trae illeciti profitti o guadagni da pubblici uffici. S'incontra una sola volta nella Commedia (If XXII 53): un peccatore della quinta bolgia (forse Ciampolo di Navarra) spiega a D. il motivo della sua...