calcolatore
calcolatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. calculator -oris «computista, maestro di calcolo»; nel sign. 3, è un calco dell’ingl. computer (v.)]. – 1. a. In senso generico, chi, o che, [...] di rappresentazione (la più usata è quella binaria), mediante circuiti logici e aritmetici e secondo un appropriato programma di istruzioni; c. analogico, che invece tratta grandezze fisiche (continue, variabili nel tempo), legate da una relazione ...
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coordinatore
coordinatóre s. m. (f. -trice) [der. di coordinare]. – Chi coordina, chi esercita la funzione di coordinare: c. di un lavoro, di un programma, di un piano di studî o di ricerche; c. di una [...] redazione enciclopedica; c. nazionale di un gruppo o movimento politico; c. di classe, nella scuola, docente incaricato di coordinare il lavoro degli altri docenti della classe e di vigilare sull’andamento ...
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calcolatrice
s. f. e agg. [der. di calcolare]. – Macchina da calcolo di non grandi dimensioni che permette di eseguire addizioni e sottrazioni (addizionatrice) ed eventualmente operazioni più complesse [...] (tale funzione è assolta, nelle calcolatrici elettroniche, da un visualizzatore a caratteri luminosi o a cristalli liquidi); c. programmabile (o automatica), tipo di calcolatrice, generalmente munita di memoria, che, oltre a risolvere diversi tipi di ...
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monoprogrammazione
monoprogrammazióne s. f. [comp. di mono- e programmazione]. – In informatica, in contrapp. a multiprogrammazione, modo di operare di un elaboratore elettronico digitale che prevede [...] l’esecuzione completa di un solo programma applicativo alla volta. ...
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mappa
s. f. [dal lat. mappa, voce di origine punica]. – 1. In alcuni usi region., tovaglia, tovagliolo. Con riferimento al mondo classico o a età antiche, il termine si trova usato in testi letterarî [...] è detto mappa del sottoinsieme del primo al quale corrisponde. 6. In informatica, la lista delle posizioni in memoria (o indirizzi) delle istruzioni o delle variabili di un programma codificato. ◆ Dim. mappina, region., tovagliolo, strofinaccio. ...
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copia2
còpia2 s. f. [dalla voce prec., intesa come «facoltà (di riprodurre)»]. – 1. a. Trascrizione fedele di una scrittura originale: c. di un documento, di un contratto, di una sentenza, di un testamento; [...] acquaforte di cui sono state tirate 50 copie. In informatica, spesso sinon. di duplicato: fare una c. del file, di un programma, di un CD; c. di sicurezza o c. di backup: v. backup. In fotografia e in cinematografia, ciascuno degli esemplari ottenuti ...
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mafiocrazia
s. f. Il potere delle mafie. ◆ Solanas, invitato da Felice Laudadio nella romana Casa del cinema, presenta così il suo documentario [«Memoria del saccheggio»], una denuncia alla «mafiocrazia» [...] bancarotta. (Leandro Palestini, Repubblica, 11 ottobre 2004, p. 40, Spettacoli) • in fatto di politica latino-americana, il programma del festival [il San Francisco Film Festival] includeva «Memorias del Saqueo» del grande Fernando E. Solanas che non ...
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copiare
v. tr. [der. di copia2] (io còpio, ecc.). – 1. a. Trascrivere fedelmente: c. una lettera, un documento, un codice; c. sul quaderno un brano, una poesia, un problema; c. a mano, a macchina (cioè [...] di una sagoma campione e, attraverso collegamenti meccanici o di tipo idraulico, elettrico, ecc., stabilisce e comanda la posizione dell’utensile che lavora il pezzo da copiare. 4. In informatica, duplicare, riprodurre: c. un file, un programma. ...
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propiziare
v. tr. [dal lat. propitiare] (io propìzio, ecc.). – Rendere propizio, favorevole, ben disposto: quivi Propizïammo con opime offerte L’onnipotente Giove (V. Monti); frequente soprattutto con [...] ; propiziarsi i professori, i superiori, ingraziarseli. Talvolta anche col sign. di favorire, rendere possibile: p. un’iniziativa, un programma di riforme. Non com., placare: p. l’ira divina. ◆ Part. pres. propiziante, usato col suo valore verbale ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] d. una bella notizia. Indire, organizzare: d. una festa, un ballo, un pranzo. Mettere in programma (e quindi, nella forma indefinita danno, essere programmato) uno spettacolo: guarda nel giornale che cosa danno oggi all’Odeon (al Politeama, al Teatro ...
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Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, di una linea di condotta da seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con cui si intende raggiungerli.
Economia
Nella costituzione di una società per azioni,...
PROGRAMMA (gr. πρόγραμμα)
Francesco Paolo Japichino
Piano generale che si premette a un lavoro o col quale se ne dà notizia; indicazione della materia da studiare in un dato ordine di scuole, resa obbligatoria (in Italia) dallo stato con regio...