usare
uṡare v. tr. e intr. [lat. *usare, der. di usus, part. pass. di uti «usare»; v. uso1 e uso2]. – 1. tr. a. Fare uso, servirsi di qualcosa, o anche di qualcuno, sia per una particolare utilizzazione [...] o finalità, sia abitualmente: u. il martello, le tenaglie, l’accendigas, il computer; sai u. questo programma di impaginazione?; domani posso u. la tua automobile?; paesi dove si usano ancora, nei giorni di festa, i costumi tradizionali; per ...
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logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. [...] che tutti i teoremi matematici sono dimostrabili a partire da un numero ristretto di proposizioni logiche fondamentali; tale programma di riduzione della matematica alla logica venne abbandonato per l’insorgere di paradossi all’interno del sistema di ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] su un videoterminale o stampati su una unità di stampa; anche, l’insieme di tali risultati: leggere l’u. di un programma. Con sign. più generale, in teoria dell’informazione, l’insieme dei messaggi che escono da una sorgente, da un canale di ...
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audience
‹òodiens› s. ingl. [dal lat. audientia, da cui anche udienza], usato in ital. al femm. – L’insieme degli ascoltatori o degli spettatori raggiunto da un programma radiofonico o televisivo o da [...] un messaggio pubblicitario in un determinato periodo di tempo; per estens., apprezzamento, accoglienza, reazione di molte persone nei confronti di qualcuno o qualcosa: avere una buona a.; come attore ha ...
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pipino
s. m. e agg. (f. -a). – Nome con cui furono chiamati, in tono ora scherz., ora spreg. e polemico, dagli avversarî e da una parte della stampa degli anni ’20 del Novecento, gli aderenti e fautori, [...] detti anche pipisti, del Partito Popolare Italiano (allora indicato con le sigle PP o PPI, lette pipì), fondato su un programma d’ispirazione cristiana da Luigi Sturzo nel 1919. Come agg., relativo a tale partito. ...
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compressibilita
compressibilità s. f. [der. di compressibile]. – 1. Proprietà delle sostanze di variare più o meno il proprio volume quando varia la pressione esterna su di esse; molto forte nei gas, [...] di evoluzione di un sistema) di essere espressa in modo conciso tramite un algoritmo (che può costituire, per es., il programma di un calcolatore elettronico in base al quale questo può riprodurre tale evoluzione). Per estens., il termine è usato con ...
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abandonware
s. m. e agg. inv. Programma informatico non più commercializzato o in uso corrente, che conserva un interesse storico o individuale; a esso relativo. ◆ la mania del «retrogaming», ovvero [...] così in siti dedicati agli «abbandonati» per eccellenza, o meglio, ai cosiddetti Abandonware, ossia abandoned software, vecchissimi programmi per computer, cui è data la possibilità di assurgere a nuova vita ad una condizione: essere assolutamente ...
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ustascia
ùstascia s. m. e agg. [dal serbocr. ustas̆a «insorto, ribelle», der. del verbo ustati «alzarsi, levarsi in piedi»], invar. – Termine già usato dagli Slavi balcanici per indicare chi aveva preso [...] della Bosnia-Erzegovina e della Croazia; nel 1945 i capi ustascia si rifugiarono all’estero, dove il movimento ha tentato di riorganizzarsi, sempre con un programma nazionalista e fascista, compiendo sporadici attentati e altri atti terroristici. ...
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applet
‹ä′plet› s. ingl. [abbrev. di application «programma per computer», con l’aggiunta del suff. dim. -let] (pl. applets ‹ä′plets›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio di Internet, software [...] di ridotte dimensioni adibito a una funzione specifica ...
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applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; [...] Q, mentre a un elemento di Q possono corrispondere più elementi di P oppure nessuno. 6. In informatica, programma software, destinato a un utente finale, così chiamato perché possiede appunto un'applicazione pratica per chi lo utilizza. Sono ...
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Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, di una linea di condotta da seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con cui si intende raggiungerli.
Economia
Nella costituzione di una società per azioni,...
PROGRAMMA (gr. πρόγραμμα)
Francesco Paolo Japichino
Piano generale che si premette a un lavoro o col quale se ne dà notizia; indicazione della materia da studiare in un dato ordine di scuole, resa obbligatoria (in Italia) dallo stato con regio...