sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] , può darsi che prima o poi ci si veda; forse, chi sa, lui spera ancora che lei ritorni. Davanti a pronomi o avverbî interrogativi, esprime, enfaticamente, molteplicità o grandezza: saranno chi sa quanti!; chi sa come gli deve esser dispiaciuto!; si ...
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esaptoto
eṡaptòto agg. [dal lat. tardo hexaptotus, gr. ἑξάπτωτος, comp. di ἑξα- «esa-» e tema di πίπτω «cadere», πτῶσις «caso»]. – In grammatica, di pronomi o aggettivi latini che nel masch. sing. hanno [...] una terminazione diversa per ciascuno dei sei casi (come per es. totus, solus, ecc.) ...
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formario
formàrio s. m. [der. di forma, modellato su lemmario]. – In linguistica e informatica, l’insieme, ordinato secondo determinati criterî, delle forme, cioè degli aspetti morfologici con cui si [...] le diverse unità lessicali di una lingua soggette a flessione (quindi, in partic., verbi, sostantivi, aggettivi, articoli, pronomi, cui possono aggiungersi le parole non soggette a flessione ma che possono avere varianti formali), o che siano state ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] fig.: nessuno poteva tenere p. di Renzo il luogo d’Agnese (Manzoni); abbastanza frequente col sign. di «in casa di», soprattutto con pronomi: lo accolse, lo tenne p. di sé; ha depositato p. di me alcuni documenti; come si usa p. di noi, in casa ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza [...] classe della categoria del genere grammaticale, presente in molte lingue, alla quale appartengono una parte dei nomi e dei pronomi; l’appartenenza a questa classe non è determinata dal sesso, anche se prevalentemente i nomi degli esseri femminili si ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] vuote (che servono soprattutto per la costruzione sintattica della frase, come le preposizioni, le congiunzioni, alcuni pronomi). ◆ Avv. lessicalménte, dal punto di vista lessicale, per quanto riguarda il lessico: un autore lessicalmente povero ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] o da compl. oggetto (è lo stesso abito che avevo l’anno scorso; non dire cose che non sai). Per lo più, il pronome segue subito il suo antecedente, ma può anche esserne staccato (e allora ha valore quasi di congiunzione): la mamma è di là che legge ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] in frasi ellittiche: farne di tutti i colori; chi più ne ha più ne metta; soprattutto in connessione con altro pronome: gliene disse (sottint. di insulti), gliene diede (botte, legnate); Gliene diè cento, e non sentì le diece (Dante, di Ercole ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] opere scientifiche anche italiani, dei gruppi dal genere al tipo; 5) spesso, in segno di rispetto, come iniziale dei pronomi allocutivi, anche nelle forme atone e perfino all’interno di parola composta (Ella, scriverLe); sempre in segno di rispetto ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] ha origine dal pron. dimostrativo latino ille, illa, illud (il sardo su, sa deriva invece da ipsum, ipsam); da un antico pronome dimostrativo derivano anche il ted. der, die, das e l’ingl. the. Nelle lingue romanze e germaniche, esiste inoltre un ...
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PRONOMI
Il pronome è una parte variabile del discorso che si usa al posto di un altro elemento della frase, di solito il ➔nome
Federica arriverà in stazione domani mattina e la dovremo andare a prendere
Il pronome si può trovare anche...
I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione lessicale) fuori contesto.
Ciò è dovuto...