concessivo
agg. [dal lat. tardo concessivus]. – 1. Che esprime concessione. In partic., in grammatica, proposizione c. (o, come s. f., una c., le c.), proposizione subordinata che esprime una circostanza [...] , pure, quantunque, sebbene) e le locuzioni (per quanto, con tutto che, nonostante che e sim.) che introducono le proposizioni concessive di forma esplicita. Con sebbene e quantunque il verbo essere, sia ausiliare sia predicativo, è talvolta taciuto ...
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correlativo
agg. [dal lat. mediev. correlativus, comp. di con- e relativus «relativo»]. – 1. Che è in correlazione, che ha relazione reciproca, detto di due o più cose di cui una richiede e rende necessaria [...] , sono così qualificati gli aggettivi, pronomi, avverbî, congiunzioni che si richiamano a vicenda e introducono proposizioni o membri di proposizione coordinati: tale ... quale, chi ... chi, l’uno ... l’altro, così... come, sia che... sia che ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni [...] o i versi incominciano con una o più parole uguali (per gli esempî, v. anafora, nel sign. 2); termine a., elemento lessicale (pronome dimostrativo, avverbio, sostantivo, ecc.), che richiama la nozione ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a [...] forme da esse assunte per effetto della flessione; a. logica, scomposizione del periodo nelle proposizioni che lo compongono, o di una proposizione nei suoi elementi, per riconoscere la funzione sintattica che ciascun segmento ha nella frase. Nella ...
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e
〈é〉 cong. [lat. ĕt]. – 1. La più comune fra le congiunzioni; ha funzione semplicem. aggiuntiva, serve cioè a unire due parti del discorso che nella proposizione compiono il medesimo ufficio (io e tu; [...] un foglio e una busta; bello e buono; mangiare e bere; svogliatamente e a malincuore, ecc.) o due proposizioni coordinate (chi va piano va sano e va lontano). Quando sono accostati più elementi coordinati, la e precede di solito soltanto l’ultimo ...
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sillabo
sìllabo s. m. [dal lat. tardo syllăbus «sommario, catalogo, indice», gr. σύλλαβος «collezione» (der. di συλλαμβάνω «raccogliere, riunire»)]. – Con accezione generica, di uso raro e ant., raccolta, [...] sommario. In partic., documento, pubblicato (1864) dal papa Pio IX, consistente in una raccolta di 80 proposizioni, in cui, a conferma di anteriori documenti pontifici, vengono condannate come errori del tempo alcune caratteristiche dottrine del ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. [...] cui Aristotele designò la fondamentale argomentazione logica (più propriam. chiamata sillogismo perfetto o categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime due, assunte come premesse, si possa dedurre una ...
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sillogistica
sillogìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sillogistico]. – Parte della logica elementare che studia i varî tipi e il valore logico (validità o non validità) dei sillogismi; fu trattata [...] alcuni dei modi da esse ricavabili combinando variamente la quantità e la qualità dei giudizî che costituiscono le tre proposizioni del sillogismo; in partic., poiché le premesse e la conclusione possono assumere, in ciascuna delle quattro figure, la ...
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circostanziale
agg. [der. di circostanza]. – Che concerne le circostanze: condizioni, variazioni circostanziali. Con accezione partic., nella grammatica tradizionale, complementi c., quelli che (come [...] . i complementi di tempo, di luogo, di modo) indicano le circostanze nelle quali si svolge l’azione espressa dal verbo; analogam., proposizioni c., quelle che compiono analoghe funzioni rispetto alla proposizione principale o all’intero periodo. ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] grammatica scolastica del latino si parla, per es., di un congiuntivo p., il quale serve a specificare, in proposizioni indipendenti, l’esistenza di una possibilità presente (p. del presente, che si esprime con il congiuntivo presente o perfetto ...
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PROPOSIZIONI
Una proposizione è formata da due o più parole organizzate intorno a un verbo (➔predicato verbale)
Rosa dorme
Nicola guarda la tv
Monica ama le poesie di Jacques Prévert
Dal punto di vista sintattico, le proposizioni possono essere...
In sintassi, le proposizioni subordinate che hanno il predicato di modo ‘indefinito’ (infinito, participio, gerundio), contrapposte alle proposizioni esplicite: ‘camminando di questo passo, non arriveremo mai’ (implicita); ‘se camminiamo di...