a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] all’aspetto; essere coraggioso a parole; a mio, a suo parere; a nostro giudizio. 5. Seguita da verbi all’infinito, introduce proposizioni: finali (o che comunque contengono un’idea di moto, proprio o fig.): Fatti non foste a viver come bruti (Dante ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, [...] si è attirato la c. di tutti; un giudizio che equivale a una dura c. (morale). b. Riprovazione da parte della Chiesa o di un tribunale ecclesiastico di una dottrina o affermazione dichiarata falsa: la c. delle cinque proposizioni di Giansenio. ...
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eccetto
eccètto prep. [dal lat. exceptus, part. pass. di excipĕre «eccepire»]. – All’infuori di; serve, come i sinon. tranne e fuorché, ad eccettuare, cioè ad escludere un singolo o singoli elementi [...] , rendé a’ Romani ogni altro onore (Machiavelli). Seguito da che, o più raram. da se, è anche locuz. congiuntiva, e introduce proposizioni limitative, col senso di «a meno che, salvo il caso che», con cui si pone un’eccezione: ci sarò certamente, e ...
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eccettuativo
agg. [der. di eccettuare]. – Che serve a eccettuare, a denotare eccezione; sono così chiamate da alcuni grammatici le cong. fuorché, tranne e sim. Nella logica formale, proposizione e. (o [...] eccettiva), proposizione che eccettua qualche cosa da ciò che afferma e che in realtà equivale a due proposizioni: per es., la frase «tutti corrono, eccetto Tizio» si può risolvere in «tutti corrono, Tizio non corre». ...
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degnita
degnità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, rifatto secondo degno]. – 1. Variante ant. di dignità. 2. ant. Assioma, massima: quelle proposizioni grandissime che i Greci chiamano assiomi, cioè d. [...] (Varchi). In questa accezione, è stata usata anche la forma dignità, ma la variante è nota soprattutto per l’uso fattone da G. B. Vico, il quale chiamò degnità i principî generali da lui enunciati nella ...
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inferenza
inferènza s. f. [der. di inferire nel sign. 2; cfr. illazione]. – 1. Nel linguaggio filos., ogni forma di ragionamento con cui si dimostri il logico conseguire di una verità da un’altra; sinon. [...] quindi di illazione. Regole d’i., in un sistema deduttivo, l’insieme delle regole secondo le quali le proposizioni possono essere dedotte dai postulati. 2. I. statistica: procedimento di deduzione delle caratteristiche di una popolazione, a partire ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] parlata, come nella frase dantesca «Lo collo poi con le braccia mi cinse». Di conseguenza, fare la c. di una proposizione, di un periodo, disporne gli elementi nell’ordine che si ritiene normale (per lo più per facilitare l’analisi logica); così ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] per qualunque forma di organizzazione della collettività. Si contrappone infine l’e. teorica, che formula le sue proposizioni senza ricercare immediatamente una verifica empirica, all’e. applicata, che studia singoli problemi concreti visti nella ...
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equipollente
equipollènte agg. [dal lat. tardo aequipollens -entis, comp. di aequus «uguale» e pollere «potere, aver forza»]. – 1. Che, sotto un certo riguardo, ha uguale valore ed efficacia: i due titoli [...] di studio sono e. ai fini del concorso; segmenti e. (v. equipollenza). 2. Nella logica, proposizioni e., quelle che, pur variando nella qualità o quantità, esprimono la medesima sentenza; per es.: «Tutti gli uomini sono ragionevoli» e «Nessun uomo ...
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equipollenza
equipollènza s. f. [dal lat. tardo aequipollentia]. – 1. L’essere equipollente: e. di due titoli di studio, di due documenti; e. di due proposizioni logiche. 2. In geometria, relazione di [...] equivalenza tra segmenti orientati per la quale si dicono equipollenti due segmenti orientati AB, A′B′ quando le loro rette sono parallele, i loro versi concordi e le loro lunghezze uguali ...
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PROPOSIZIONI
Una proposizione è formata da due o più parole organizzate intorno a un verbo (➔predicato verbale)
Rosa dorme
Nicola guarda la tv
Monica ama le poesie di Jacques Prévert
Dal punto di vista sintattico, le proposizioni possono essere...
In sintassi, le proposizioni subordinate che hanno il predicato di modo ‘indefinito’ (infinito, participio, gerundio), contrapposte alle proposizioni esplicite: ‘camminando di questo passo, non arriveremo mai’ (implicita); ‘se camminiamo di...