traduzione
traduzióne s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva fondamentalmente il sign. di «trasferimento»: v. tradurre]. – 1. a. L’azione, l’operazione e l’attività di tradurre da una lingua in un’altra [...] ; una t. fedele o infedele (si usa dire che una t. è brutta e fedele oppure bella e infedele); t. in versi o in prosa, di un testo poetico; una buona o cattiva, ottima o pessima, traduzione. In partic., t. automatica, realizzata per mezzo di speciali ...
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limaccioso
limaccióso agg. [der. di limaccio]. – Pieno di limo, di mota, o torbido per melma: terreno l.; fondo l. di uno stagno; le acque del fiume scorrono limacciose. Fig., prosa l., oscura, torbida, [...] priva di chiarezza e di eleganza; analogam., stile l., scrittore limaccioso ...
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voluto
– Part. pass. di volere, usato in funzione prevalentemente verbale (v. volere2), anche se in posizione aggettivale col sign. di «richiesto, opportuno» (alle condizioni volute; nei modi voluti) [...] v., il non invitarmi, non una dimenticanza; e più raram., in usi fig., di «ricercato, artificioso»: una prosa infiorettata di v. preziosismi. ◆ Avv. volutaménte, con consapevolezza, determinatamente: mi ha volutamente ignorato, alla riunione dell ...
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nerbo
nèrbo s. m. [lat. nĕrvus: v. nervo] (pl., poco com., i nèrbi, ant. le nèrba e le nèrbora). – 1. a. Forma ant. per nervo, soprattutto nei sign., conformi all’uso lat., di muscolo e tendine. b. Nell’uso [...] più frequente in frasi negative: uomini privi di nerbo; una classe aristocratica infrollita, senza nerbo. c. Vigore espressivo: poesia, prosa, discorso, stile pieni di nerbo (o, più spesso, senza nerbo). d. Nella terminologia enologica, qualità di un ...
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limare
v. tr. [lat. līmare]. – 1. Passare la lima sulla superficie di un pezzo metallico, o di legno, o d’altro materiale, allo scopo di asportarne piccoli spessori o di appianarne le asperità. 2. fig. [...] il gesto ora descritto, anche senza pronunciare le relative parole. ◆ Part. pass. limato, anche come agg., soprattutto nel senso fig. 2 b: prosa troppo limata; estens., scrittore limato, che cura molto la forma dei proprî scritti, forbito, elegante. ...
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valido
vàlido agg. [dal lat. valĭdus, der. di valere «essere in buona salute, forte, valido»]. – 1. a. Che possiede la pienezza delle forze e delle capacità fisiche e psichiche: un uomo v. (di corpo [...] letteraria contemporanea, è spesso adoperato, con uso assol., per esprimere un giudizio genericamente e pienamente positivo: una critica v., una prosa v.; uno dei più v. poeti (o scrittori, o critici, o registi) del nostro tempo. 3. In biologia, del ...
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scabro
agg. [dal lat. scaber -bra -brum «ruvido», der. di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Detto di ciò la cui superficie non è né liscia né uniforme, e che perciò risulta ruvido al tatto: pietra s.; la [...] , delicato e complesso, detto di argomento, discorso e sim.: Su i temi ingrati e scabri (Parini). e. Detto di stile, linguaggio e sim., conciso, asciutto ed essenziale, privo di ornamenti e arricchimenti superflui: la s. prosa del Verga verista. ...
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giornalistico
giornalìstico agg. [der. di giornale2] (pl. m. -ci). – Relativo al giornalismo: attività, professione g.; di un giornale, di un giornalista: un grosso colpo g. (v. colpo, n. 3 e); che è [...] proprio dei giornali o dei giornalisti: esagerazioni, montature g.; linguaggio g., taglio g.; prosa g., stile g. (talvolta con connotazione spreg., in riferimenti a scritti e scrittori corrivi, poco controllati, talvolta con riferimento a uno stile ...
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curialesco
curialésco agg. [der. di curiale] (pl. m. -chi). – Da curiale, proprio di un curiale (nel senso di causidico, cancelliere e sim.): prosa c., gonfia e pesante; ha spesso senso spreg.: sofismi, [...] cavilli curialeschi ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] , da sventure e gravi perdite e sofferenze: scrivere una t.; mettere in scena, rappresentare, recitare una t.; t. in versi, in prosa; le t. greche; le t. di Eschilo, Sofocle, Euripide; le t. romane, modellate su quelle greche, e le t. di Andronico ...
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Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei...
prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando questo termine di p., s'intendono nella...